6 Giugno 2019 - 11.56

Stasera la Reverdie all’Olimpico

Prosegue la 28 edizione del Festival Settimane Musicali di Vicenza per la direzione artistica di Sonig Tchakerian, con una riflessione dell’ensemble laReverdie sul rapporto tra la musica e la scienza speculativa, nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci (1452–1519).

Stasera, ore 21.00, l’ensemble di musica medievale laReverdie (Claudia Caffagni, voce, liuto, salterio; Livia Caffagni, voce, viella, flauti; Elisabetta de Mircovich, voce, viella, ribeca, symphonia), Matteo Zenatti (voce recitante, voce e arpa) propone il concerto Musiche per il Bestiario di Leonardo.  Alle 19.45 Federico Pupo, all’Odeo del Teatro Olimpico presenterà il concerto.

Il Bestiario di Leonardo, datato attorno al 1494 e contenuto nel famoso Codice H, si ispira alla lunga tradizione del Bestiari medievali, libri che raccoglievano una descrizione sintetica di animali reali e fantastici unitamente a considerazioni di carattere morale. Il Bestiario è diviso in capitoletti introdotti da un titolo che talvolta si riferisce all’animale di cui tratta, talvolta a una virtù o a un vizio che l’animale descritto incarna per indole e carattere. Nel testo leonardesco è possibile riscontrare, come è stato messo in evidenza più volte, tutta la vitalità della cultura medievale. È proprio da questa evidenza che è scaturita l’idea di accostare alcuni animali descritti da Leonardo a madrigali o caccie trecentesche, affollate da un variegato e ricchissimo catalogo di animali che ricalcano gli stessi modelli a cui sembra aver attinto più tardi Leonardo. L’ars nova italiana dalle origini fino ai suoi ultimi esponenti, da Magister Piero a Johannes Ciconia (fiammingo ma raffinato interprete dello stile italiano) è infatti incredibilmente ricca di repertorio musicale in cui prendono vita animali fantastici (L’aspido sordo), reali (Per larghi prati), simbolici (Aquila Altera / Creatura gentil /Uccel di Dio), allegorici (Lucida pecorella), metafore delle debolezze umane come delle umane virtù.

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