7 Maggio 2020 - 14.09

Sospetti coronavirus a ottobre: la denuncia dell’olimpionico veneto Tagliariol

Di giorno in giorno l’arco temporale dell’inizio della diffusione mondiale del Covid si allarga, arrivando adesso addirittura a ottobre, in concomitanza con i Giochi Militari svolti a Wuhan. Là era presente anche una delegazione italiana, che ha accusato i sintomi del virus una volta rientrata a casa. Tra questi Matteo Tagliariol, trevigiano olimpionico di spada a Pechino 2008, che ha raccontato la sua esperienza.

A riferire questa circostanza lo stesso atleta in forza all’aereonautica militare italiana: dopo i mondiali militari di scherma (si sono svolti a fine ottobre) di Wuhan, in Cina, città simbolo dell’emergenza, lo spadista è stato colpito da una forma influenzale particolarmente aggressiva che ha colpito poi anche la compagna e il figlio piccolo.

“Quando siamo arrivati a Wuhan, quasi tutti ci siamo ammalati. Io ho avuto tosse, molta tosse. Valerio Aspromonte è stato a letto quasi tutto il tempo. In tanti hanno avuto febbre, anche se non altissima. Tornati a casa, per una settimana sono stato benino, poi ho avuto la febbre altissima. Sono asmatico, ma il problema è lieve, e in quei giorni invece sentivo che non respiravo. Ho detto alla mia compagna: se vedi che non respiro bene, chiama l’ospedale. Sono guarito dopo tre settimane, sempre con tosse, molto debilitato. Però si è ammalato mio figlio, tre settimane con una tosse impressionante. Poi si è ammalata anche Martina, ma più lievemente. Quando si è cominciato a parlare del virus, mi sono detto: allora l’ho preso. Ho 37 anni, sono sportivo, sono stato davvero molto male rispetto ai miei standard”.

Dopo tre settimane di cure è arrivata la guarigione. Il sospetto che si sia trattato di un caso di Coronavirus è stata forte ma, a detta dello stesso Tagliariol, non vi è nessuna certezza. L’atleta non è stato infatti ancora sottoposto a nessun test. Ieri, mercoledì, il 37enne si è espresso con un video sulla sua pagina Instagram, chiarendo l’equivoco.

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