7 Dicembre 2022 - 18.22

Sindache vicentine: il look delle nostre lady di ferro

di Alessandro Cammarano

In televisione imperversano tra i tanti reality programmi in cui, in linea del tutto teorica, qualcuno insegna a qualcun altro come vestirsi. Il che non sarebbe affatto male visto l’alto grado di cialtroneria nell’abbinare colori, tessuti e accessori, che serpeggia indisturbata senza curarsi di censo o cultura.

Non solo la tivvù, comunque, che fra un “Ma come ti vesti?” e un “Abito da sposa cercasi” mette alcuni punti fermi per quanto riguarda l’abbigliamento – outfit se preferite – insegnando pure la differenza tra velluto a coste e voile, magari passando pure per la nobile e vetusta georgette; da qualche tempo ha preso piede l’armocromia, che aiuta a capire a quale stagione ciascuno appartiene, capendo così quali sono i colori giusti per abbigliamento, trucco, capelli, ecc..

Questa volta, visto che il Natale si avvicina, si è deciso di essere buoni, di non prendere in considerazione abbigliamenti orrendi, tessuti sintetici, fantasie frittatesche, acconciature insultanti e compagnia bella.

No, in occasione delle feste decidiamo di celebrare l’eleganza di alcune sindache del vicentino, indipendentemente dalla loro collocazione: il buon gusto prescinde dalle idee politiche. Perché? Semplice, perché alcune di loro potrebbero dare qualche lezione ad altre colleghe che a livello nazionale – si parla di Senato e Camera dei Deputati – sembrano o appena fuggite da un convento di clausura o, peggio, responsabili dell’immagine di un freak-show.

Partiamo da Alessia Bevilacqua che dal 2019 è sindaca di Arzignano. A guardare le fotografie di quando ricopriva la carica di vicesindaco il look si è evoluto: dai jeans con sdruciture e maglie sulla scia di Desigual, che comunque denotano personalità, Bevilacqua è passata a pertinentissimi blazer “istituzionali” ma declinati anche in ecopelle e sdrammatizzati da pantaloni sportivi ma femminili. L’amore per le bluse fantasia torna con garbo.

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Bionda come la collega arzignanese anche Elena Pavan, prima cittadina di Bassano del Grappa, che però sembra preferire, a scorrere le foto, linee morbide anche nelle giacche di taglio maschile con una preferenza per i colori naturali o anche per i non-colori. I maglioni a collo alto le stanno benissimo, così come i completi di tricot. Potrebbe osare di più? Forse un pochino, ma siccome chi scrive adora i colori neutri allora va bene così.

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Di Albettone, dal 2020, è sindaca Francesca Rigato, che dalla sua ha una fantastica testa di ricci esibita con giusto orgoglio e che la valorizza parecchio. Anche per lei la scelta del blazer appare d’obbligo ma per lei in una declinazione fantasia capace di darle un’aria elegante condita con un pizzico sbarazzino. In qualche foto estiva indossa capi con motivi floreali su sfondi tenui: ottimo.

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Ricci, ma corti, i capelli anche per Piera Campana, reggitrice di Breganze: perfette la scelta dei motivi geometrici per bluse ed abiti così come ben centrati gli accessori. Elegante senza strafare.

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All’insegna della mediterraeneità e delle nuances calde le scelte di Carmela Maresca, sorrentina alla guida del comune di Creazzo. Non ha paura di mescolare i colori e lo fa con occhio attento e classe: rosso corallo e verde acido è accoppiata vincente. Brava!

Look giovanile per Elisa Maria Ferrari, eletta a Crespadoro: jeans, sneakers e maglie morbide le stanno benissimo. Anche il colore dei capelli le dona, con qualche contrasto sarebbe perfetto.

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Seria senza essere seriosa Giuseppina Armiletti – Dueville – che sembra prediligere i colori scuri e un look executive.

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Antonella Corradin – Lusiana Conco – miscela con grazia sportivo ed elegante, il tutto arricchito da un filo di perle che, come diceva Wallys Simpson, insieme a un filo di tacco e un filo di trucco fa la signora vera.

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A Nanto troviamo Manuela Vecchiatti, look rassicurante, rossetto rosa – una rarità elegante di questi tempi – e capelli curati.

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A Romina Bauce – Nogarole Vicentino – basterebbe il sorriso, e invece ci mette anche un outfit executive senza strafare che le dona parecchio.

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Paola Fortuna, sindaca di Pojana Maggiore, è una signora vera: testa impeccabile, colori perfetti nell’abbigliamento, gioielli giusti. Dieci e lode.

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Elisabetta Magnabosco – Roana – sguardo deciso e frangetta mette la collana sopra il maglioncino col collo ad anello, il che è coraggioso e tutto sommato non stona.

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Occhiali di metallo grandi anni Ottanta è un carrè perfetto, il tutto su golfino a piccoli disegni e colori tenui. Approvate anche le scelte di Elena Mezzalira sindaca di Rosà.

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Ci piace parecchio Morena Martini – Rossano Veneto – che osa il blu elettrico e vince la sfida; anche lei tra le nostre favorite.

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L’immagine della sindaca di Sandrigo Marica Rigon è all’insegna della sobrietà – il blazer non si molla ma lo indossa in contrasto con la blusa – con un colpo di phon a muovere i capelli che la rende istituzionale con brio.

Non abbiamo elementi sufficienti per Jessica Giacomello – non è carino andare a curiosare sui profili social – ma se ci manda lei una foto la inseriamo volentieri in questa carrellata.

Stesso discorso per Stefania Marchesini, prima cittadina di Zovencedo: saremo felici di inserirla in una seconda puntata.

Alla fine hanno vinto tutte, anche alla luce delle orrende cravatte esibite da alcuni colleghi maschi.

Alessandro Cammarano

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