22 Novembre 2017 - 15.10

SCUOLA – Cuoa, festeggiati i 60 anni con Bertelli e Zoppas

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Evento significativo lunedì ad Altavilla Vicentina per la celebrazione del 60esimo anniversario di CUOA Business School, che ogni anno accoglie circa 10 mila persone che partecipano a corsi, seminari ed eventi e conta ad oggi 4.500 Alumni diplomati Master. L’istituzione di alta formazione più longeva in Italia vanta, tra i primati, quello di aver contribuito, nel 1971, alla fondazione di ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale). Recentemente è stata riconosciuta, da Confindustria Veneto, come la scuola di alta formazione di riferimento per l’imprenditoria del territorio. L’evento, nella cornice di Villa Valmarana Morosini, sede CUOA, è iniziato con i saluti dei Presidente, Federico Visentin. “Per una Business School arrivare a 60 anni e in salute, cavalcando decenni così diversi tra loro, è un vero successo e non va sottovalutato: tutto questo è stato possibile grazie alla sua capacità di cogliere i cambiamenti e rinnovarsi – ha affermato Visentin -. CUOA è un polo di formazione a favore del territorio, nata per erogare percorsi non solo tecnici ma anche culturali, perché saper gestire i processi è importante quanto avere conoscenze tecniche. Il nostro obiettivo è sperimentare nuovi metodi, guardare all’innovazione degli strumenti e rendere costruttivo il rapporto con le imprese – ha continuato Visentin -. CUOA, rispetto alle altre scuole, ha un vantaggio: ha rapporti di collaborazione con oltre 2.500 imprese, 100 delle quali sono nostri soci e ci supportano. Con l’auspicio di mantenere il passo veloce ricordiamo questo importante anniversario”. Presente alla cerimonia anche Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato di Prada S.p.A., che è stato insignito del Master of Business Administration Honoris Causa CUOA per l’esemplarità del suo percorso imprenditoriale simbolo del Made in Italy nel mondo. “Grazie a CUOA Business School per questo riconoscimento – ha affermato l’Ad di Prada, Bertelli –. Il nostro Gruppo conta 18 fabbriche in Italia che producono direttamente grazie a un sistema integrato e il nostro centro d’idea e di sviluppo. La nostra è un’azienda che ha un’età media di 36 anni con 12 mila dipendenti, 3.500 dei quali lavorano nella fabbriche in Italia, e uno strutturato tessuto di lavoro esterno. Siamo diventati un’impresa matura e la nostra nuova sfida è individuare elementi di innovazione e rinnovamento. – ha continuato Bertelli -. Davanti alla tecnologia va messa la parola cultura. Gli italiani devono smettere di piangersi addosso e trovare alibi per non fare impresa. L’Italia di oggi, pur con le sue contraddizioni, è molto meglio di quella degli Anni ‘70. Dobbiamo essere molto fieri di essere italiani, di essere nati in questo paese al centro del Mediterraneo: abbiamo un background culturale che ci è stato trasmesso dalla nostra storia e questa conoscenza ci ha arricchito di un sesto senso. Dobbiamo far leva sulla cultura e non scendere a patti con pragmatismi sterili, perché senza la cultura non si va da nessuna parte”. Durante la cerimonia ha speso parole di merito per CUOA anche Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale Veneto “Sessant’anni alle spalle, ma il CUOA rimane giovanissimo, luogo di formazione culturale dell’impresa, in questa villa s’incontra e si fonde lo spirito imprenditoriale veneto che va oltre i confini nazionali. La Business School ha dato un contribuito fondamentale per superare momenti critici che hanno investito il territorio; ora guardiamo al futuro”. Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Veneto, nel ricordare il valore della Business School, avviata da suo nonno, Lino Zanussi nel 1957, al quale è stata dedicata l’aula magna del CUOA ha dichiarato: “CUOA è la scuola dove ho seguito due master e posso confermare quindi in prima persona il valore di questa istituzione, che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. Come Confindustria riconosciamo all’unanimità questo istituto come la vera scuola di alta formazione d’imprenditoria veneta e a CUOA chiediamo di aiutarci a tenere il passo e mantenere il valore del Made in Italy nel mondo – ha continuato Zoppas -. Abbiamo bisogno di un istituto di formazione che conosca e “parli” il veneto ma, contestualmente, abbia competenze internazionali e con una governance vicina alle nostre imprese per poter accorciare la distanza tra imprenditori, impresa, docenti e discenti. Le carenze del sistema Italia, che sono zavorre che ci penalizzano rispetto ai nostri competitors stranieri possono essere compensate con competenze e conoscenze di alto livello, come quelle che il CUOA offre e che sono il motore dell’innovazione. La celebrazione del sessantesimo ha rappresentato anche l’occasione per ripercorre le origini della scuola e ricordare la lungimiranza degli imprenditori e delle Università che la fondarono. Il Presidente Visentin ha intitolato l’aula magna a Lino Zanussi, uno dei padri fondatori della Scuola, che portò il suo contributo di idee ed esperienze di una moderna gestione d’impresa, orientata ai mercati internazionali, tesa a una continua innovazione di prodotto e di processo, consapevole di una responsabilità sociale d’impresa nei confronti dei collaboratori e del territorio. Interprete di quello spirito imprenditoriale che caratterizzò il Nordest alla fine degli anni cinquanta, quando i territori veneti passarono da una cultura contadina a uno straordinario sviluppo manifatturiero.

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