23 Ottobre 2017 - 17.45

SCHIO – Un corto sulla Città della Speranza

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Dei dialoghi sul significato del fare ricerca per guidare gli studenti a compiere una scelta consapevole circa il loro futuro universitario e professionale. Parte da questo obiettivo il docufilm proiettato la settimana scorsa a 160 allievi delle classi quarte e quinte dell’indirizzo biologico dell’Itis De Pretto di Schio. Il cortometraggio, della durata di 16 minuti, è stato realizzato dall’architetto Angelo Zanella e prodotto dalla Fondazione Città della Speranza, con il sostegno dell’Università di Padova, Siggi Group spa, Salix srl, Euroimmun Italia e Orto Botanico di Padova. “Il video nasce dall’esigenza di chiudere una filiera: la filiera che parte dal bambino ammalato, prosegue con la costruzione del reparto di oncoematologia pediatrica e arriva all’edificazione della Torre della ricerca a Padova, che per funzionare appieno ha bisogno degli imprenditori e di denaro – osserva Andrea Camporese, presidente onorario della Fondazione Città della Speranza –. Tutto questo non è possibile se non creiamo un futuro, se non spieghiamo ai nostri ragazzi quanto importante sia fare ricerca, soprattutto in un ambito che pensa ai bambini, e non facciamo capire quanto il collegamento con l’impresa sia vitale”. Nel video, girato tra il Teatro anatomico di Padova, l’Orto botanico e l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, intervengono il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, il direttore scientifico dell’IRP, prof.ssa Antonella Viola, alcuni ricercatori dello stesso Istituto e di Euroimmun Italia, oltre a Franco Masello e Andrea Camporese, rispettivamente presidente in carica e presidente onorario della Fondazione Città della Speranza. “Abbiamo voluto mettere insieme i luoghi e i protagonisti del fare ricerca che concretamente operano nel nostro territorio, mostrare il legame tra ricerca universitaria e ricerca privata, ma anche la collaborazione con team internazionali – spiega Angelo Zanella, autore del soggetto e regista –. Per rendere tutto ciò facilmente comprensibile, abbiamo usato il linguaggio visivo, che è quello più pervasivo, e strutturato i dialoghi in modo tale da creare un’interazione diretta tra i protagonisti della ricerca e il pubblico”. “Secondo un luogo comune la ricerca può essere fatta solo all’estero: ciò viene smentito dalla Fondazione Città della Speranza – commenta il prof. Nicola Casarotto, referente salute e ambiente dell’Itis De Pretto –. Conoscere tale realtà e i suoi ricercatori è importante sia per gli studenti sia per la scuola. Da un lato, infatti, significa gettare le basi per il futuro di questi ragazzi che potranno intraprendere una facoltà di tipo scientifico; dall’altro è un tassello per instaurare rapporti di collaborazione con enti privati, fare rete e favorire l’alternanza scuola-lavoro”. Quale auspicio per un impegno nel mondo della scienza, ad ogni studente è stato consegnato un camice realizzato da Siggi Group Spa (rappresentato in aula magna da Silvia e Roberta Marta, rispettivamente ceo e direttore marketing), su cui sono stati ricamati, oltre al logo dell’azienda, anche quello della Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza e il titolo del video “Dialoghi sul fare ricerca

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