16 Ottobre 2018 - 14.07

SANITÀ – Donazione di midollo, Veneto primo in Italia

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Nel 2017, il Veneto è stato primo in Italia per il numero di donazioni di midollo osseo effettuate, con 52 su un totale nazionale di 225. Sulle 3.791 donazioni effettuate in Italia tra il 1991 e dicembre 2017, 811 sono state fatte in Veneto (secondo dietro la Lombardia che ne ha registrate 953, ma su una base di popolazione quasi doppia. A tutto il 2017, i potenziali donatori di midollo osseo idonei iscritti all’apposito Registro sono stati 392.873 in Italia con un’incidenza del 13,04 per mille, dei quali 61.197 veneti pari a un’incidenza del 25,19 per mille, al secondo posto nazionale dopo la Sardegna (26,78 per mille), e davanti a Emilia Romagna (24,22), Piemonte (22,49) e Lombardia (14,75). Numeri da primato, resi noti sabato dall’Assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, intervenuto, a Padova, alla giornata di sensibilizzazione alla donazione organizzata davanti al Municipio dall’Associazione Donatori di Midollo Osseo – ADMO. “Numeri – ha detto Coletto – che suscitano orgoglio per l’efficienza consolidata del sistema veneto e un’immensa gratitudine per la generosità dimostrata dai veneti anche in questo campo e per l’instancabile opera del volontariato, di cui l’ADMO è un faro insostituibile. L’anno scorso – ha ricordato – questa manifestazione raccolse le adesioni di 166 giovani dai 18 ai 35 anni, pronti a effettuare un semplice esame del sangue per entrare nel registro dei donatori; quest’anno l’obbiettivo è 200 e sono pronto a scommettere che sarà centrato. Ma anche se ciò non fosse, al termine di questa kermesse arriveranno comunque risultati importanti, che aiuteranno i medici a salvare altre vite con il trapianto di midollo”. Coletto ha illustrato anche quella che ha definito “una grande organizzazione complessiva della rete sanitaria”, con il Coordinamento regionale Trapianti, il Registro Interregionale IBMDR Veneto Trentino Alto Adige (con sede presso l’UOC Medicina Trasfusionale di AOUI Verona, che coordina le attività dal reclutamento alla chiamata dei donatori all’effettuazione delle donazioni) e i centri di trapianto di midollo della regione. “Il fatto che i Centri Trapianto scelgano con buona frequenza donatori appartenenti al Registro Veneto – ha fatto notare l’Assessore – è dovuta sia al notevole numero di donatori iscritti (e quindi alla probabilità statistica di compatibilità con il ricevente), sia alla efficacia ed efficienza delle strutture venete (Registro, Centri donatori e Centri di donazione) nel convocare il donatore quando si verifichi la compatibilità con un paziente e nel fare in tempi stretti le procedure di donazione, in modo da garantire al paziente la tempestività del trapianto”.

Entrando più nello specifico della realtà veneta, i dati del Coordinamento Regionale Trapianti sono estremamente significativi.Il totale dei donatori tipizzati al 31 dicembre 2017 era di 79.390 persone (25.104 a Vicenza, 18.956 a Verona-Rovigo, 12.647 a Padova, 15.026 a Treviso-Belluno, 7.657 a Venezia). Le nuove iscrizioni al Registro dei Donatori tra gennaio e dicembre 2017 sono state 4.424 (1.663 a Vicenza, 830 a Verona-Rovigo, 933 a Padova, 541 a Treviso-Belluno, 457 a Venezia). Favorevole anche il trend delle iscrizioni tra gennaio e settembre 2018 che, in totale, sono già state 2.648, delle quali 597 a Vicenza, 697 a Verona-Rovigo, 691 a Padova, 380 a Treviso-Belluno, 283 a Venezia.

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