SANDRIGO – Al Mago Silvan il 51° Premio Basilica Palladiana

Silvan riceve il premio “Basilica Palladiana” dell’edizione 2016, la cinquantunesima. Un omaggio all’illusionista originario di Venezia che – si legge nella motivazione – “con la sua magia elegante e visionaria ha ammaliato le scene di tutto il mondo”. Il premio è stato consegnato nel corso della cerimonia che si è tenuta giovedì 19 maggio 2016 a Villa Sesso Schiavo di Sandrigo (Vicenza).
La serata si è aperta con quella che Silvan ha definito una “esperienza magica estemporanea”, coinvolgendo il pubblico con illusioni, manipolazioni e giochi di prestigio. “Ricevere questo premio è un grande onore per me – ha commentato alla cerimonia Silvan – ma soprattutto un importante riconoscimento per la magia. L’uomo ha bisogno di magia perchè risveglia il bambino che c’è in ognuno di noi. Io dopo tanti anni di lavoro mi ritengo ancora un dilettante perché continuo ad amare quello che faccio, perché sono sempre alla ricerca di scoprire cose nuove da proporre nei miei spettacoli. Il segreto è tutto qui: nella curiosità di sapere”.
Artista veneziano, Aldo Savoldello in arte Silvan, è nato il 18 maggio 1937. È considerato uno dei più importanti illusionisti contemporanei che ancora oggi racconta la sua arte con uno spettacolo itinerante, “La grande magia” composto da otto persone per la regia del figlio Stefano, e un libro, “La magia della vita. La mia storia”, edito da Mondadori. Silvan è l’unico mago europeo ad aver ricevuto, ‘The Masters Fellowship Award’, considerato il Nobel della Magia conferitogli dall’Accademia delle Arti Magiche di Hollywood a maggio 2015.
Il Premio Basilica Palladiana, ideato nel 1962 dall’allora presidente Michele Benettazzo per onorare persone, enti ed istituzioni venete della cultura e dello spettacolo, è promosso da Pro Loco Sandrigo in collaborazione con l’Unione Nazionale delle Pro Loco. In origine “Basilica d’Oro”, giunge quest’anno alla 51^ edizione. Tra i premiati delle passate edizioni Luigi Meneghello, Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern, Giorgio Gaber e Marco Paolini.