9 Gennaio 2019 - 8.55

SAN PIETRO MUSSOLINO – Dramma di Capodanno, il ragazzo non ce l’ha fatta

Non ce l’ha fatta l’11enne dell’Alta Valle del Chiampo che durante la notte di Capodanno era stato trovato, privo di conoscenza, con un cappio intorno al collo. Il fratello di qualche anno più grande lo aveva ritrovato privo di conoscenza nella sua stanza, dove aveva giocato con i videogiochi col permesso dei genitori, ancora con la sciarpa legata al collo ma vivo.
La situazione del ragazzino era apparsa da subito molto grave e ieri mattina il bambino, dopo aver lottato tra la vita e la morte senza mai aver ripreso conoscenza, è spirato al San Bortolo. L’intero paese di San Pietro Mussolino si era riunito attorno alla famiglia del ragazzo, organizzando nei giorni scorsi anche una veglia di preghiera, mostrando una sensibile vicinanza alla famiglia così provata. Oggi, invece, l’intera vallata piange la morte del giovane. I genitori, in un gesto di estrema generosità nonostante il grande dolore, hanno dato la loro autorizzazione per l’espianto degli organi del loro figlio. Le scuole locali hanno già attivato i procedimenti per organizzare un aiuto psicologico con degli esperti per i compagni di scuola. Sulla vicenda indagano i Carabinieri della compagnia di Valdagno, per istigazione al suicidio. Sullo sfondo resta la terribile ipotesi della Blue Whale challenge, l’assurdo “gioco” che sembrerebbe provenire dalla Russia: ai piccoli viene proposta una sfida in cui un supposto “curatore” può manipolare la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli al suicidio, attraverso una serie di azioni pericolose. Ma non sembrerebbe questo il caso. Ad ogni modo gli investigatori starebbero effettuando controlli sui supporti telematici usati dal ragazzino. Al momento non ci sono nomi nel registro degli indagati.

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