13 Marzo 2015 - 16.40

ROANA – Uomo si getta dal ‘ponte dei suicidi’

ponte di roana
Un uomo di 41 anni, S.A. di Montecchio Maggiore, si è gettato oggi dal ponte di Roana. Il soccorso alpino di Asiago è stato allertato alle 13 ed è intervenuto con un fuoristrada. Ha poi utilizzato una motoslitta per raggiungere poi a piedi il punto nel quale si trovava il corpo. Sono così iniziate le operazioni di recupero. I soccorritori non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo. Il corpo è stato imbarellato e portato a spalla per circa un chilometro. Sul posto carabinieri di Canove, i vigili del fuoco di Asiago e la polizia municipale.

DUE MESI FA UN ALTRO SUICIDIO.

ll famigerato ponte della Val D’Assa nel vicentino miete un’altra vittima. Infatti lunedi 19 gennaio alle 16.45 a mettere fine alla sua vita è stato L.R., un 38enne residente a Semonzo di Borso del Grappa in via Chiesa, ma originario di Thiene (Vi).
L’uomo era tormentato dalla paura di perdere il lavoro, almeno secondo quanto trapelato dal contenuto di un biglietto d’addio lasciato alla moglie e ai due figli, e probabilmente proprio a causa di questo motivo ha deciso di lanciarsi nel vuoto dal ponte di Roana. La tragedia avrebbe comunque un testimone, un automobilista di Treviso, che scorta l’auto del suicida parcheggiata all’ex trattoria “Al Ponte” ha rallentato scorgendo il 38enne aggirarsi sul bordo del parapetto. Nemmeno il tempo di fermarsi che l’uomo aveva compiuto il triste gesto. L’allarme è scattato immediatamente, ma nè i carabinieri nè i vigili del fuoco di Asiago hanno potuto evitare la tragedia. Il recupero della salma è avvenuto poi solo alle 19.45, a causa della impervia zona in cui sono avvenute le operazioni, ed è stata trasportata al nosocomio più vicino.

IL PONTE DI ROANA. Il ponte collega i paesi di Roana e Canove, divisi dalla profonda spaccatura della val d’Assa (Asstaal in cimbro). Nel 1894 vennero approvati i lavori che iniziarono due anni più tardi, nel 1896, su progetto dell’ingegnere Aurelio Slaviero di Asiago. Il ponte, che costò all’epoca oltre mezzo milione di lire, venne aperto solo nel 1906. La lunghezza era di 135 m per un’altezza di 80m ed era costruito interamente in pietra.

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