6 Marzo 2015 - 9.36

REGIONALI: Salvini, Moretti, l’estetista e… Tosi

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La campagna elettorale per le regionali diventa sempre più infuocata. Il leader del Carroccio Matteo Salvini presente in modo assiduo nei social network ed in TV, mentre vede crescere l’appeal del partito (stando ai sondaggi nazionali) deve combattere su due fronti la battaglia in Veneto. Quello interno contro Tosi e quello esterno, contro Alessandra Moretti, candidata del PD. Ieri non ha risparmiato frecciate ad entrambi. Cominciamo dall’ex europarlamentare. “La signora Moretti -scrive su Facebook il leader leghista- forse uscita dall’estetista, annuncia convinta che “mentre la Lega litiga, io mi prendo il Veneto”. Sono curioso di sapere cosa ne pensano i lavoratori Veneti! P.s. I pochi Leghisti che litigano, aiutano RENZI e le sue amiche. Nel messaggio al vetriolo è incapsulato anche il messaggio al sindaco di Verona, Flavio Tosi.
Il Consiglio nazionale della Liga Veneta ha approvato ieri «a maggioranza» la proposta formulata da Tosi di rinviare al “federale” il provvedimento di commissariamento della segreteria ‘per un fatto di forma e di sostanza’.
Per il segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi, il commissariamento deciso da lunedì dal consiglio federale è inaccettabile. E’ arrivata prontamente la risposta del segretario del Carroccio Matteo Salvini: «Chi continua a litigare e perdere tempo danneggia Zaia e la Lega, ma soprattutto annoia i veneti che dalla politica aspettano risposte concrete, non beghe. A questo punto, avanti con Zaia». La decisione di Tosi di non fare approvare dal consiglio «lighista» liste proprie – che a via Bellerio avrebbero letto come un atto di sfida – può essere interpretata invece come una mossa interlocutoria per tornare al tavolo della trattativa. E lo si capisce dalle parole del «commissario» Giampaolo Dozzo, voluto da Salvini, al termine del consiglio della Liga Veneta: «Lo spazio per ricucire potrebbe esserci». Uno spazio, in ogni caso, limitato in quanto, secondo fonti interne al partito, «la pazienza di Matteo non andrà oltre domenica».
Ieri in mattinata Tosi e Salvini si erano sentiti. «Ci siamo parlati -aveva dichiarato Tosi- un incontro interlocutorio: resta che il commissariamento di lunedì ha lasciato il segno. Stasera ragionerò con il consiglio della Liga veneta. Sono incazzato ma lucido». Non si placa ancora la situazione quindi all’interno della Lega, dove tiene banco lo scontro tra il segretario, deciso ad appoggiare la ricandidatura alla Regione Veneto del governatore uscente Luca Zaia, come deliberato dal partito, e lo stesso Tosi, leader della Liga Veneta. Di fatto commissariato ma pronto anche lui a correre alle Regionali.
Le dichiarazioni di Salvini erano invece ottimistiche. Aveva parlato di incontro «andato bene: è stata una chiacchierata utile». Quanto alla permanenza del sindaco nel Carroccio «non faccio previsioni, non gioco al lotto. Sono contento è una bella giornata non abbiamo litigato. Penso che con Tosi un accordo di buon senso si troverà – ha spiegato – noi non siamo una caserma ognuno ha diverse sensibilità ma l’obiettivo è proseguire con l’esperienza di Luca Zaia».
Nel frattempo, in attesa di una schiarita sul fronte interno, Salvini si appresta ad incontrare Silvio Berlusconi, probabilmente già domani ad Arcore, per incassare l’atteso appoggio ufficiale di Forza Italia al candidato in Veneto e discutere di possibili alleanze nelle altre Regioni che vanno al voto.

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