10 Febbraio 2017 - 20.36

QUERO AFFAIR- Bulgarini: “È un po’ mona”

“Voglio dire alcune cose, anche se poco “convenienti”, su Matteo Quero e sulla vicenda che lo sta travolgendo (beccato a dicembre in Germania con marijuana che aveva comprato in Olanda, si è fatto 24 ore di galera tedesca e ha pensato bene di non dire niente a nessuno finché la cosa non è venuta fuori oggi”- scrive Jacopo Bulgarini dopo che l’affair Quero è scoppiato in seguito al suo arresto in Germania.
“La prima è che Matteo è un amico, e lo ribadisco e rivendico in queste ore in cui cade in disgrazia (non per la prima volta, perché questo mio amico, lo dico con affetto, è un po’ mona). È una delle persone più generose, disponibili, vitali che abbia conosciuto. E credo abbia fatto, in questi anni, un ottimo lavoro nel rianimare un’azienda pubblica (AMCPS) che era in grave crisi e oggi non lo è più.
La seconda cosa è che il sindaco Variati ha fatto benissimo a pretendere la sua revoca, perché Matteo ha tradito la fiducia politica e personale di noi tutti non solo violando una legge ma anche evitando di dircelo. Certo, il suo non è un reato contro il patrimonio o contro la collettività vicentina: ma quando sei un amministratore pubblico devi assoggettarti a standard particolarmente elevati, e accettare lo scrutinio pubblico anche sulle tue scelte personali. Soprattutto, trovo stupido che non sia stato lui a raccontare quanto era accaduto e a dimettersi da solo, due mesi fa.
La terza cosa è che, anche se sono molto deluso (politicamente e personalmente) da questo episodio, continuerò a volergli bene e a considerarlo un amico. Vogliamo bene alle persone non per la loro perfezione ma per la loro unicità: e sono le fragilità e le debolezze a renderci preziosi.
Questo volevo dire, in una giornata molto, molto, molto amara”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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