23 Giugno 2020 - 9.56

Prosecco Rosé,viticoltori vicentini pronti al lancio

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I viticoltori sono pronti a fare il botto con il nuovo arrivato della famiglia degli spumanti: il Prosecco Rosé. La variante delle celebri bollicine prodotte in Veneto potrà essere prodotta già dalla prossima vendemmia: il Comitato nazionale vini del ministero delle Politiche agricole ha approvato di recente la proposta di modifica del disciplinare di produzione del Prosecco Doc, che introduce appunto la novità rosa.

“Siamo pronti ad accogliere la novità – sottolinea Andrea Cavazza, vicepresidente di Confagricoltura Vicenza e viticoltore -. Il Prosecco Rosé sarà un input nuovo e porterà una differenziazione nel mare magnum del Prosecco bianco. All’estero c’è molta richiesta di vini rosati, dagli Usa a Inghilterra e Germania. Sono sicuro che potremo fare dei bei numeri, ma dobbiamo puntare sulla qualità e sulla promozione. Comunque il Consorzio del prosecco doc sta lavorando molto bene e siamo fiduciosi che saprà mettere in campo le migliori strategie per lanciare il nuovo prodotto”.

Negli ultimi anni nel territorio berico la superficie coltivata a Glera è raddoppiata, passando dai 979 ettari del 2015 ai 1.929 ettari del 2019. La varietà utilizzata per il Prosecco ora è al primo posto, seguita dal Pinot Grigio (1.355 ettari) e dalla Garganega (1.086 ettari), che fino a qualche anno fa era la regina indiscussa del territorio. “Il mercato dei vini sparkling è in forte ascesa – spiega Cavazza -, basti pensare che l’anno scorso sono stati prodotti 500 milioni di bottiglie di Prosecco doc, ai quali vanno aggiunti i 92 milioni della Docg. Poi nel Vicentino ci sono anche il Durello e il Recioto spumante ad ampliare l’offerta, ed ora arriva il Prosecco Rosé che potrà conquistare nuove fette di mercato. I vini rosati stanno vivendo un momento d’oro negli Usa, tanto che in quattro anni sono passati da 118 milioni di dollari a 496 milioni di dollari di fatturato, con un ritmo di crescita annuo del 43 per cento”.

Ora l’auspicio è che comincino a riaprirsi le porte dei mercati esteri, dopo il lungo lockdown dovuto alla pandemia: “In generale la situazione è in fase di lenta ripresa. Cominciano ad arrivare ordini dall’estero. Si sta riavviando anche il canale Horeca con la riapertura dei bar, mentre il settore della ristorazione sta ancora soffrendo. Alla prossima vendemmia mancano due mesi e mezzo: vedremo se ci saranno eccedenze. Per ora possiamo dire che i nostri vitigni in questo momento sono in ottima condizione e che l’annata si preannuncia buona sia dal punto di vista quantitativo e qualitativo”.

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