16 Aprile 2019 - 17.19

PFAS – Assessore all’Ambiente: “Seguiamo dal 2014, senza vergogna chi dice il contrario”

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PFAS. ASSESSORE ALL’AMBIENTE: “PER IL VENETO I PFAS SONO QUESTIONE NAZIONALE DAL 2014, SENZA VERGOGNA CHI DICE IL CONTRARIO”

“L’onorevole Alessia Rotta dovrebbe essere così umile da studiarsi le carte prima di parlare – dichiara l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto – per la Regione del Veneto i PFAS sono una questione nazionale dal 2014, basta leggere la lettera inviata dal nostro direttore regionale del dipartimento ambiente a luglio 2014 al ministero dell’ambiente dell’allora Governo Renzi per capirlo. Le mie prime sollecitazioni al ministro Galletti sono del 2015 come l’audizione alla Commissione Ambiente. Sollecitazioni che sono rimaste è purtroppo lettera morta vista la situazione attuale”. 

“Se la Rotta studiasse le carte – continua l’assessore regionale – scoprirebbe che il ministro Galletti, del Governo Renzi prima e Gentiloni poi, nel 2017, dopo diverse mie sollecitazioni, ha inviato una lettera a tutte le Regioni, chiedendo riscontro sull’eventuale presenza di PFAS nei loro territori. Lettera alla quale ha fatto seguito un sollecito a maggio dello stesso anno. Le regioni che hanno risposto sono 8, e questo è avvenuto solo grazie alla mia richiesta perché prima nessuno sembrava essersene accorto.”

“E tutto questo non bastasse – ribadisce infine l’Assessore regionale all’Ambiente – c’è la relazione finale della Commissione Bicamerale Ecoreati del 14 febbraio 2018. Basta leggere le conclusioni nelle quali si afferma che i limiti relativamente alla presenza di PFAS nelle acque li deve porre il Ministero per capire che è stata proprio la Regione del Veneto a sollevare il problema, ponendolo all’attenzione nazionale. Se la Rotta non si è accorta di tutti questi solleciti da parte della Regione Veneto, anche in Commissione Ambiente della Conferenza Stato-Regioni e in AIPO, mi domando come possa parlare dell’argomento non conoscendolo per nulla.”

“La relazione del CNR segnalava la presenza dei PFAS in altre regioni già dal 2013 – conclude l’assessore regionale veneto – la verità è che il ministero non ha agito e che la questione non sarebbe venuta a galla se non avessi personalmente sollecitato un approfondimento e provvedimenti per far fronte all’emergenza. Chi dice il contrario ha solo voglia di polemizzare, sulla pelle di chi ha subito conseguenze e continua a patirle. E questa è una vergogna.” 

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