25 Maggio 2020 - 10.41

Palestre e piscine aperte da oggi: le linee guida da seguire

Tornano operative palestre e piscine da oggi, lunedì 25 maggio.

Per tutti gli amanti dello sport e delle attività motorie è una buona notizia, che alleggerisce di molto le restrizioni in questa nuova tappa della Fase 2.

Come per tutte le altre categorie già riavviate dal 18 maggio, tra le quali negozi, musei, stabilimenti balneari, ristoranti, bar, parrucchieri, anche palestre e piscine sono sottoposte a un preciso protocollo di sicurezza.

Da sottolineare, che non saranno riavviate le attività sportive in Lombardia, dove resteranno ancora chiuse fino al 31 maggio e in Basilicata, che aprirà palestre e piscine solo il 3 giugno.

Di seguito le linee guida stabilite a livello nazionale da Stato e Regioni.

Nello specifico, per le palestre si richiede innanzitutto una organizzazione delle attività molto rigorosa, come espressamente stabilito:

“Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.”

Spogliatoi e docce, soprattutto, dovranno essere disposte in modo tale da garantire la distanza di 1 metro, anche predisponendo un uso alternato o mettendo apposite barriere.

Sulle distanze di sicurezza da rispettare in modo tassativo in tutti gli spazi della palestra, il documento afferma:

“Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica e almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).”

Disinfezione e sanificazione devono essere costanti, soprattutto di spazi e macchinari. Le attrezzature che non possono essere igienizzate non vanno usate.

Le persone che frequentano la palestra devono rispettare le seguenti misure:

  • Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro;
  • Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo;
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Palestre sicure: attenzione al microclima

Uno dei punti più dettagliati sulle regole da seguire per le palestre riguarda il microclima.

Sottoporre a controllo il circolo d’aria negli spazi e, soprattutto, effettuare adeguate e costanti manutenzioni di impianti di ventilazione è fondamentale per consentire l’apertura delle palestre in sicurezza.

Le raccomandazioni al riguardo sono specifiche:

“Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.”

Piscine aperte: le regole da seguire

Le linee guida di sicurezza previste per le piscine riguardano quelle pubbliche, finalizzate al gioco acquatico e inserite in strutture ricettive come agriturismi, camping.

Il documento, invece, non si riferisce a piscine di acqua di mare e destinate a percorsi curativi, come quelle termali.

Come per le palestre, sono vietate aggregazioni di persone negli spazi comuni e vanno garantite le distanze di 1 metro (anche in docce e spogliatoi). Inoltre, le attività vanno il più possibile programmate e disciplinate con prenotazioni.

Per quanto riguarda il trattamento delle acque, le linee guida stabiliscono che:

  • Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
  • Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.

Se la piscina si trova all’aperto, si devono garantire distanze di 1,5 metri da un lettino/sdraio all’altro. In più: “la densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.”

La cura per la disinfezione dovrà essere massima, così come il rispetto delle già presenti norme di igiene personale prima di entrare in acqua, con cuffia obbligatoria e doccia saponata prima di immergersi.

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