21 Giugno 2014 - 10.28

Omicidi in serie- Uomini che odiano le donne

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di Diceopoli-

“Uomini che odiano le donne”. Ricordate il titolo del libro che ha dato il via alla fortunatissima trilogia di Stieg Larsson? Uomini che odiano le donne potrebbe essere il modo giusto per definire quello che è accaduto nel corso di questa settimana. In Lombardia un uomo dice di essere tornato a casa dopo aver visto la prima partita dell’Italia al mondiale brasiliano e di aver trovato la sua famiglia sterminata: moglie, figlia di cinque anni e figlio di 20 mesi, tutti con la gola tagliata. Basteranno poi un paio d’ore di interrogatorio per far confessare a quell’uomo di aver ucciso la moglie e i suoi due bambini perchè era attratto da una collega di lavoro che lo respingeva. Lui voleva essere libero e ha sfogato il suo odio in un modo che è davvero difficile da comprendere per poi fare la doccia, cambiarsi e andare effettivamente a vedersi la partita di pallone.
Nel frattempo nel bergamasco finisce in carcere u un muratore che è accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate. Una indagine da manuale, passata attraverso migliaia di comparazioni del Dna, finisce per incastrare quest’uomo che avrebbe finito per odiare e uccidere una ragazzina bloccata all’uscita dalla palestra. Nel frattempo svelando anche che l’uomo sarebbe stato il figlio di una relazione clandestina.
Sempre nel corso di questa settimana, a cento metri di profondità nel lago di Garda, è stata trovata la bara con il corpo di Federica Giacomini, la donna conosciuta anche con lo pseudonimo di Ginevra Hollander, scomparsa dallo scorso gennaio. Di lei si sapeva che aveva avuto una relazione con Franco Mossoni, 54 anni, buona parte dei quali passati in carcere e in manicomio per un delitto compiuto negli anni ’80. la scoperta del cadavere arriva dopo un’altra indagine da manuale, che seguendo le briciole di pane rappresentate dalle celle telefoniche attivate dal telefono di Mossoni e andando a interrogare tutte le persone che Mossoni aveva chiamato fra il 15 gennaio e l’inizio di febbraio, ha permesso di capire che l’uomo si era fatto passare per un biologo. In questo modo era riuscito a caricare la bara con il corpo di Federica su una imbarcazione e si era fatto portare al largo dove aveva immerso quella che doveva essere la strumentazione per un “esperimento” nelle profondità del lago.
Tre casi nei quali l’uomo che odia le donne arriva ad uccidere, dove l’amore o l’attrazione fisica finisce per diventare morte, distruzione, negazione. C’è materiale per mille romanzi e per centinaia di film, ma soprattutto c’è da chiedersi: cosa sta rendendo il nostro tempo tanto bestiale? O forse l’uomo è sempre stato così?

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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