14 Settembre 2017 - 10.27

NOVENTA-POJANA: Il Ronego messo in sicurezza

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Messa in sicurezza dello scolo Ronego tra Noventa Vicentina e Pojana Maggiore
Il presidente Silvio Parise: “utilizzate sei tonnellate di pietrame e movimentati 4800 metri cubi di terreno”

San Bonifacio, 14 settembre 2017. Con gli interventi recentemente conclusi allo scolo Ronego, tra Noventa Vicentina e Pojana Maggiore, risolti numerosi problemi relativi alla sicurezza idraulica di una vasta area del Basso Vicentino. “Siamo orgogliosi dei lavori eseguiti allo scolo Ronego – commenta il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – sia per l’utilità degli stessi, che per la buona gestione dell’amministrazione, che ha consentito di effettuarli. Gli interventi, infatti, sono stati finanziati dalla Regione Veneto, per un importo complessivo di 300mila euro”. Scopo dell’intervento era la riduzione del rischio idraulico della zona attraversata dallo scolo Ronego, tra Pojana Maggiore e Noventa Vicentina, mediante interventi strutturali sull’alveo. “L’area di studio è caratterizzata da un complesso sistema idrografico – illustra l’ing. Luca Pernigotto, direttore dei lavori – formato da corsi d’acqua derivanti da bacini imbriferi di fiumi o torrenti e da canali delle zone pianeggianti. I numerosi canali e corsi d’acqua, pur consentendo su parte dell’area l’utilizzo delle acque per l’irrigazione, hanno come funzione principale l’allontanamento delle acque in eccesso dai terreni coltivati e dalle zone urbane. Più precisamente, la rete di bonifica è costituita da 20 scoli e collettori con uno sviluppo lineare complessivo di circa 82 km. La rete esclusivamente irrigua si estende, invece, per 20 km. Il sistema scolante è costituito da canali che confluiscono prevalentemente nello scolo Ronego, che riversa le acque nel fiume Frassine. Il Ronego è il collettore principale di un vasto bacino idrografico costituito da aree di pianura e di collina, che comprendono la parte a sud-ovest dei Colli Berici della superficie di 6.860 ha. Trae origine dalla confluenza di due collettori di bonifica (Rio Ronego e Scolo Bressana) in località Spessa del comune di Cologna Veneta e si immette nel Fiume Frassine in località Chiavicone del comune di Lozzo Atestino. Ha una estesa di 20,6 Km ed è totalmente arginato nel tratto centrale e terminale”. Prima degli interventi effettuati dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, lungo tutta l’asta dello scolo Ronego, che va dal ponte della strada provinciale di Pojana Maggiore al ponte delle Caselle di Noventa Vicentina, sono state individuate numerose erosioni al piede del corpo arginale particolarmente preoccupanti per la stabilità dell’argine, in parte aggravate dalla presenza di nutrie e gamberoni. “Oggi il territorio è stato messo in sicurezza – conclude il presidente Parise – grazie alla realizzazione di una serie di interventi. Il Basso Vicentino, per la particolare configurazione idrografica, è considerato particolarmente vulnerabile alle precipitazioni, quindi era indispensabile provvedere con un’attività di ripristino delle condizioni ottimali di sicurezza per tutelare la comunità del territorio interessato”. Ecco, nel dettaglio, gli interventi eseguiti sullo scolo Ronego, nell’area interessata, per oltre tre chilometri di lunghezza arginale:

816 m con riprofilatura spondale e rialzo arginale
1.748 m con rialzo arginale e difesa di sponda con pietrame
419 m con difesa di sponda mediante pietrame
100 m con posa di rete antigambero.

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