31 Marzo 2017 - 19.41

NOVENTA – Picchia il rivale con un “nunchaku”, denunciato dai carabinieri

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Noventa Vicentina – I Carabinieri denunciano un cittadino marocchino per lesioni aggravate, danneggiamento e porto abusivo di arma: picchia il rivale con un “nunchaku” da arti marziali.

Nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri della Stazione di Noventa Vicentina, in collaborazione con i militari del N.O.R.M. della Compagnia di Vicenza, hanno deferito in stato di libertà un operaio marocchino cinquantaquattrenne D. E. A., regolare in Italia, gravato da pregiudizi di polizia per reati contro la persona, responsabile di “lesioni aggravate, danneggiamento e porto abusivo di arma”, fatti avvenuti nelle pertinenze del bar ristorante “Kamasutra” ubicato in Grancona (VI) via Sette Martiri.

I militari intervenivano su richiesta della titolare del locale, alle ore 01.00 circa di domenica, a seguito di una furibonda lite tra il medesimo marocchino ed un artigiano vicentino trentacinquenne, scaturita all’interno del locale per futili motivi aggravati dalla precedente assunzione smodata di alcol da parte di entrambi. Dopo essersi reciprocamente scambiati schiaffi e pugni, il marocchino prelevava dalla sua autovettura un “nunchaku”, solitamente utilizzato nelle arti marziali, colpendo con tale arma al volto il rivale, procurandogli lesioni alla mandibola e alla mano destra guaribili in 8 giorni nonché infrangendo il parabrezza anteriore dell’autovettura dell’artigiano mediante il lancio di tale arma. Il marocchino esibiva altresì un coltello con cui minacciava l’italiano, costringendo tutti i presenti, dipendenti ed avventori del locale, a rinchiudersi all’interno dell’esercizio pubblico in questione in attesa dell’arrivo delle due pattuglie di Carabinieri della Stazione di Noventa e del NORM di Vicenza. Durante la concitazione dei fatti, l’indagato lanciava altresì una fioriera contro il rivale che la scansava di pochi centimetri.

L’intervento tempestivo dei militari, cui seguiva la perquisizione dell’operaio marocchino, permetteva di rinvenire e sequestrare il “Nunchaku” mentre non veniva rinvenuto il coltello, poiché verosimilmente gettato nella vegetazione. I militari acquisivano le immagini del sistema di videosorveglianza del locale dalle quali si ricostruiva senza ombra di dubbio la dinamica dei fatti.

Entrambi i soggetti litiganti venivano comunque sanzionati per “ubriachezza molesta in luogo pubblico” con sanzione amministrativa pari a euro 103,00.

 

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