6 Settembre 2019 - 15.23

Notte calda a Villa Bonin: due furti e una truffa, minorenni coinvolti

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(di P.U.)

Notte di fuoco quella appena passata a Villa Bonin dove migliaia di giovani sono accorsi per lo spettacolo del rapper Tedua. La Polizia di Stato è intervenuta nel noto locale vicentino per ben tre volte, in seguito a segnalazioni da parte del servizio di sicurezza delle Pantere. Tutto è accaduto fra le 3 e le 4.15.

Il primo episodio riguarda una ragazza di 16 anni residente a San Germano dei Berici (Val Liona) derubata della borsa. Il ladro è stato acciuffato grazie all’occhio attento di un addetto alle pulizie.

La polizia è stata chiamata dopo che quest’ultimo aveva notato un aitante giovane entrare in bagno con un borsello da donna. Insospettito, ha pensato di spiare dalla fessura sotto la porta, notando che il giovane stava rovistando nella borsetta. Ha quindi bussato ed il giovane ha aperto, negando di aver avuto con sé una borsetta. Vi era però la finestra del bagno aperta. Le pantere hanno controllato all’esterno, trovandola. Nel frattempo la 16enne aveva segnalato il furto ed ha riconosciuto la borsa, dalla quale erano stati prelevati 10 euro. Il giovane E.A., un 18enne di origini siciliane residente a Monticello Conte Otto, è stato denunciato per furto. I soldi non sono stati recuperati.

Il secondo episodio, quasi concomitante, ha visto come protagonista un 20enne di Torrebelvicino al quale è stata strappata la collana in oro giallo del valore di circa 1000 euro, mentre stava ballando. La vittima in questo caso ha visto il ladro, un giovane di origini sudamericane residente a Genova (iniziali G.Q.S. di 18 anni). Mentre fuggiva, quest’ultimo ha fatto in tempo a passare la collana ad un complice, L.I. di 19 anni anch’egli residente a Genova. Entrambi sono stati fermati e denunciati per furto con strappo in concorso. La collana non è stata recuperata, probabilmente occultata dal complice.

Il terzo episodio è invece una truffa, reato per il quale è stato denunciato al Tribunale dei Minori un 17enne residente in città. Aveva avvicinato in due momenti diversi due ragazze 17enni, una di Vicenza ed una di Camisano. Ad entrambe ha chiesto di cambiare una banconota da 20 euro in banconote più piccole. Le due avevano accettato. In base al racconto di una delle ragazze, il giovane aveva addirittura consegnato la banconota di 20 euro accontentandosi di una da 10.

Arrivate alle casse per uscire, entrambe sono state fermate poiché le banconote erano evidentemente false (riportavano anche una piccola scritta “this is not legal”.

Le due, hanno avuto la fortuna di non essere denunciate a loro volta poiché il giovane si trovava ancora nel locale. E’ stato intercettato e messo alle strette, fino ad ammettere il reato. Ha dichiarato di averle avute in un esercizio pubblico di Vicenza, sul quale ora verranno fatti degli accertamenti. E’ stato denunciato per truffa al Tribunale dei Minori. Il giovane si è anche offerto di risarcire le vittime del maltolto.

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