12 Febbraio 2017 - 9.33

I bidonisti delle banche? Non avranno nome!

 

Sembra quasi ci sia una volontà da parte del Governo di affossare definitivamente   la lista dei grandi debitori non solo di MPS ma anche di tutte le altre banche che prima o poi ricorreranno all’aiuto pubblico del decreto salva banche.

Logica vorrebbe, almeno per una semplice giustizia sociale, che chi ha bisogno di un aiuto pubblico per stare a galla, e ricordiamoci che l’aiuto pubblico agliIstituti in difficoltà arriva prevalentemente dalle tasse degli Italiani, consentisse di conoscere l’identità dei grandi debitori che hanno creato buchi enormi. Gente che ha preso soldi, tanti soldi, a volte miliardi, e non li ha mai restituiti, coinvolgendo poi la collettività nella loro mala gestione anche grazie a manager di banche che di correttezza gestionale probabilmente sapevano ben poco.

Ricordiamoci che attraverso il decreto salva banche, i contribuenti verseranno 20 miliardi alle banche dissestate, sperando che questi bastino, e senza contare le perdite in conto capitale che molti di essi hanno subito e che mai riusciranno a recuperare. Però per il governo non è giusto far conoscere  i nomi dei principali responsabili. Se non siamo all’assurdo poco ci manca. I principali artefici di questi buchi resteranno protetti da un segreto incomprensibile, incomprensibile almeno per la gente comune. Se questo non è prendere in giro il popolo italiano poco ci manca.

La colpa maggiore, che piaccia oppure non piaccia è del PD, quasi volesse nascondere cose ai più ormai note. Colpe di fallimenti voluti e magari di persone o personaggi vicini alla politica. Non basta la giustificazione del ministro Padoan nel dire di fronte al suo diniego che non si puo’ pubblicare la lista dei cosidetti bidonisti perché secondo lui ci sono anche debitori sfortunati. Gli italiani non sono stupidi sono in grado di distinguere un furbetto da un imprenditore che non ha restituito i prestiti per colpa della crisi economica.

Purtroppo come diceva un grande saggio, pensare male è peccato però molte volte ci si indovina. Il pensiero dietro questo ostruzionismo è che qualcuno voglia coprire molti amici e amici degli amici, la lobby italiana trasversale e sempre accuratamente garantita.

Non ci sono possibilità in questi casi  di aver giustizia o forse il popolo potrà cercare di farsela nelle prossime elezioni politiche perché ormai il secchio è pieno. Non dovremmo meravigliarci quindi se durante le prossime elezioni quei partiti più di protesta, vedi Lega e Movimento cinque Stelle prenderanno molti consensi, perché saranno pure chiamati populisti, ma per una volta, forse l’elettore non si farà convincere da belle frasi ad effetto ma cercherà  di far sparire una casta politica che ha portato  l’Italia sull’orlo del baratro.

 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

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