30 Ottobre 2019 - 12.12

Minaccia l’ex fidanzata lanciando bomba artigianale sotto casa sua: arrestato stalker vicentino (FOTO)

I Carabinieri della Compagnia di Mestre hanno eseguito nella giornata di ieri un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Ordinario di Venezia nei confronti di Paolo Nogara, vicentino di nascita e residente a Casale sul Sile, 55 anni, per aver commesso atti persecutori nei confronti della ex fidanzata in una escalation di violenze e minacce culminata nella fabbricazione di un ordigno artigianale fatto esplodere sotto casa della donna, a Marcon, nel pomeriggio dello scorso 21 ottobre. L’esplosione era avvenuta intorno alle ore 16 del 21 ottobre in Viale San Marco, una delle vie principali di Marcon. A dare l’allarme i residenti e le persone che erano in strada e nei negozi adiacenti al momento dell’esplosione. La bomba era stata posizionata a ridosso del cancello pedonale di un condominio, in una zona circoscritta del viale, tra un bar e un panificio molto frequentati ed affollati in quel momento. La violenta esplosione ha fatto sbalzare l’ordigno per oltre 10 metri in direzione del marciapiede del viale. Nel corso del sopralluogo era stato accertato che l’ordigno in questione era stato realizzato artigianalmente, utilizzando una bombola metallica al cui interno era stata inserito un gas detonante e fatta esplodere con polvere pirica. La bombola era stata poi recuperata sventrata con le parti e la valvola di sicurezza proiettate a distanza di molti metri dal punto dello scoppio. Alcuni testimoni avevano visto avvicinarsi sul luogo dell’esplosione, pochi minuti prima e poi subito dopo, un uomo in bicicletta con un giubbotto nero ed una busta bianca di plastica, che teneva agganciata al manubrio. Le successive dichiarazione rese dalla ex fidanzata del Nogara e le immagini di videosorveglianza, hanno consentito di individuare quasi subito il responsabile ed effettuare una perquisizione a casa dell’uomo. Durante le fasi di perquisizione, nell’abitazione del Nogara, a Casale sul Sile, sono stati rinvenuti la bicie gli indumenti utilizzati poco prima ed il materiale di innesco (polvere pirica e micce). Dalle denuncia è emerso che la donna subiva minacce, vessazioni, insulti, percosse e atti persecutori da parte dell’uomo, lasciato dopo 10 anni di relazione. Il Nogara aveva più volte e con diverse modalità, minacciato la donna di “fargliela pagare”. Gli inquirenti hanno anche riscontrato la particolare professionalità e dimestichezza del Nogara nel fabbricare ordigni artigianali, anche in relazione a precedenti fatti che lo avevano visto coinvolto e per il quale è stato condannato.

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