20 Aprile 2020 - 9.21

Messe e funerali, la Cei tratta sulla fase 2

La Cei ha pronto “un pacchetto di proposte” che verrà illustrato al governo. “Con tutta l’attenzione richiesta dall’emergenza dobbiamo tornare ad ‘abitare’ la Chiesa, il Paese ne ha un profondo bisogno, c’è una domanda enorme e rispondere significa dare un contributo alla coesione sociale”, dice all’ANSA il sottosegretario Cei don Ivan Maffeis.

La Conferenza Episcopale Italiana vuole dunque riprendere, se pur con modalità diverse dal passato e fino a quando non finisca l’emergenza, la vita ecclesiale. Le modalità sono allo studio ma il principio fondamentale resta quello del rispetto delle distanze, della igienizzazione dei locali e dell’uso dei dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti, etc) nei casi in cui sia necessario. Così, con numeri contingentati, da far rispettare attraverso l’opera di volontari, si potrebbe riprendere dopo il 3 maggio la vita ecclesiale. “Sappiamo tutti che il 4 maggio – dice all’ANSA don Ivan Maffeis, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana – l’emergenza non sarà finita ma se aspettiamo che finisca l’emergenza possiamo mettere in soffitta per sempre la vita ecclesiale. Per questo chiediamo che ci venga riconosciuta la possibilità di riprendere, certamente senza sconti, sarebbe irresponsabile. Però noi chiediamo che venga data una risposta alle attese di tanta gente”.

(ANSA)

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