7 Ottobre 2019 - 9.44

Maxi-sequestro nel Vicentino a ditta di trasporto merci: denunciato imprenditore

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G. di F. sequestra suv, autocarri ed immobili a società che, in un anno, non dichiara ricavi complessivamente ammontanti ad oltre € 8.000.000,00 ed omette di versare l’iva per € 730.000

A seguito di un’accurata attività di analisi delle fenomenologie illecite di natura economico-finanziaria, elaborata dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza interrogando in modalità massiva le banche dati dell’anagrafe, è emerso un soggetto con significativo alert di rischio economico finanziario che è stato confermato dagli approfondimenti specifici eseguiti nel corso di una verifica fiscale avviata nei confronti di una società operante nel settore del trasporto di merci su strada avente sede in Camisano Vicentino (VI).

In particolare, la società in questione era stata costituita a seguito del precedente fallimento di un’impresa operante nel medesimo settore economico ed indirettamente riconducibile alla medesima compagine societaria la quale aveva, comunque, continuato a mantenere la titolarità degli assets aziendali necessari per la prosecuzione della propria attività.

Al riguardo, già dai preliminari approfondimenti svolti, le Fiamme Gialle di Vicenza hanno rilevato elementi fortemente sintomatici di fattispecie evasive, in quanto la società verificata, seppur regolarmente attiva, già inserita ed affermata nel settore dei trasporti commerciali, nonché dotata di una struttura aziendale idonea allo svolgimento dell’attività economica dichiarata, aveva omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi per gli anni 2015 e 2017 e di effettuare il versamento dell’IVA liquidata per l’anno 2017.

L’analisi della documentazione contabile reperita presso la sede della società verificata ha consentito di appurare che la stessa, nel corso delle annualità oggetto del controllo, aveva effettivamente operato con un’ampia gamma di clienti, realizzando ricavi complessivamente ammontanti ad oltre € 8.000.000,00.

A fronte di tale operatività, tuttavia, lo sviluppo delle indagini di polizia economico-finanziaria condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vicenza ha fatto emergere una sistematica omissione dei i versamenti dell’I.V.A. per un debito pari, nel solo 2017, ad oltre € 730.000,00.

Per quanto sopra, il legale rappresentante della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza per la violazione dell’art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000, avendo superato le soglie previste dalla normativa vigente nei casi di omesso versamento di imposte con contestuale proposta di sequestro per equivalente formulata dalle Fiamme Gialle vicentine per un importo complessivo pari al valore dell’I.V.A. dovuta e non versata.

Condividendo il quadro probatorio emerso nel corso dell’indagine e su proposta del PM procedente, il Gip presso il Tribunale berico ha, quindi, emesso un decreto di sequestro da eseguirsi, anche per equivalente, su tutti i beni materialmente rinvenuti nella disponibilità dell’imprenditore, fino alla concorrenza della somma di € 730.966,00.

In tale ambito, le Fiamme Gialle hanno eseguito approfondite indagini bancarie e patrimoniali, al cui esito anche alla luce, dell’elevato tenore di vita condotto dall’amministratore della società controllata, sono stati sottoposti a sequestro quote immobiliari di un’abitazione sita in Camisano Vicentino, n. 3 autocarri, n. 2 semirimorchi, nonché il SUV Audi Q3 di proprietà dell’amministratore della stessa.

In particolare, quest’ultima autovettura, ai sensi dell’art. 18-bis del D.lgs. 74/2000, potrà essere affidata dall’Autorità Giudiziaria in custodia alla Guardia di Finanza di Vicenza.  La citata disposizione normativa, introdotta dal Legislatore nel 2015, prevede infatti che gli autoveicoli sequestrati nell’ambito dei procedimenti penali relativi ai delitti tributari possano essere concessi in giudiziale custodia agli organi dell’Amministrazione Finanziaria che ne facciano richiesta.

Il veicolo, in questo modo, potrà essere utilizzato proficuamente per le esigenze operative del Corpo nei servizi d’Istituto, eliminando anche i costi di giudiziale custodia dell’autovettura in capo all’Amministrazione.

L’operazione delle Fiamme Gialle, avvalendosi della tecnologia e dell’incrocio dei dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria, ha fatto leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale, con un’azione mirata sullo specifico rischio. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca è stato operato su beni nella disponibilità dell’indagato ed ha permesso di tutelare, a beneficio dell’Erario, l’effettiva somma evasa.

L’attività di contrasto al sommerso d’azienda si innesta nelle più ampie linee di azione strategiche del Corpo volte a rafforzare l’azione di repressione dei fenomeni illeciti più gravi e insidiosi a garanzia dei principi di legalità, equità fiscale e leale concorrenza sul mercato.

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