16 Aprile 2019 - 10.24

L’incendio a Notre-Dame è stato spento

Stamattina il devastante incendio a Notre-Dame è stato completamente spento, hanno detto i vigili del fuoco: la situazione era sotto controllo fin dalla tarda notte di lunedì. La grande guglia e due terzi del tetto sono andati distrutti ieri sera, quando per un po’ si era pensato potesse bruciare l’intera cattedrale: non è stato così, e martedì mattina si stanno valutando quali siano i danni alla struttura, che comunque ha retto. Le opere d’arte conservate nella cattedrale si sono salvate. La procura di Parigi ha aperto un’indagine per incendio colposo, e la polizia si sta concentrando sull’ipotesi che il fuoco sia cominciato per via dei lavori di restauro che erano in corso intorno alla guglia. Tra le fotografie più impressionanti diffuse dai vigili del fuoco, c’è anche un’immagine di Notre-Dame fotografata dall’alto nella notte di lunedì, mentre era ancora in corso l’incendio nella parte del transetto. Un po’ di foto dell’interno di Notre-Dame, scattate nella notte: c’è anche durante un’ispezione del presidente francese Emmanuel Macron.

IL RACCONTO DEI VIGILI DEL FUOCO

Ci sono due poliziotti e un pompiere leggermente feriti, dicono i vigili del fuoco: è un nuovo bilancio rispetto a quello diffuso ieri sera, che parlava soltanto di un vigile del fuoco ferito, ma in modo grave.

Gabriel Plus, tenente dei vigili del fuoco, ha raccontato ad AFP le grandi difficoltà incontrate durante le operazioni della notte. I vigili del fuoco hanno innanzitutto dovuto capire come raggiungere le fiamme e come gestire il vento, e hanno dato la priorità al salvataggio delle due torri: se l’incendio le avesse raggiunte, i sostegni delle campane avrebbero potuto cedere facendo crollare l’intera struttura. Plus ha spiegato che normalmente i vigili del fuoco hanno come priorità quella di salvare le persone, ma che in questo caso – non essendoci civili coinvolti – hanno dovuto usare un approccio diverso, salvando le opere d’arte e poi la struttura della cattedrale. 

Non è stato facile capire se l’inerzia era dalla loro parte, e se stessero avendo la meglio sulle fiamme, ha raccontato: «A un certo punto non era impensabile pensare che la struttura potesse crollare». Durante le operazioni, quando la guglia era crollata e le opere d’arte erano state messe in salvo, i vigili del fuoco all’interno della cattedrale sono stati sostituiti da un robot che ha continuato a spegnere l’incendio e a raffreddare la temperatura nelle navate.

LO STATO DELLA CATTEDRALE

Il ministro della Cultura francese, Franck Riester, ha dato qualche informazione aggiuntiva sullo stato della Cattedrale, riferisce Le Figaro: “La struttura principale è in salvo, ma c’è ancora instabilità e la situazione è precaria. Nella notte sono bruciati i due terzi del tetto, la guglia è caduta causando un buco nella volta, una parte del transetto è crollata”. Riester ha poi aggiunto che le strutture in pietra di Notre-Dame sono state risparmiate, anche se sono ancora in corso verifiche sulla loro stabilità. Buona parte degli arredi sacri sono stati recuperati dai vigili del fuoco mentre era in corso l’incendio, evitando che andassero distrutti.

LE DONAZIONI

La multinazionale francese LVMH, che possiede numerosi marchi di moda come Christian Dior, Bulgari e Louis Vuitton, ha annunciato che donerà 200 milioni di euro per la ricostruzione di Notre-Dame. Nella notte tra lunedì e martedì, la famiglia Pinault – che controlla Kering (Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, tra gli altri) – ha invece annunciato una donazione di 100 milioni di euro.

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