13 Novembre 2013 - 11.35

Le Filippine chiamano Vicenza Risponde

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Le Filippine chiamano Vicenza Risponde
I dati restano incerti, la situazione difficile, di sicuro solo il disastro ambientale e umanitario che ha travolto le Filippine.
Più di sei milioni di sfollati, comunicazioni interrotte, totale mancanza di acqua potabile, saccheggi. La situazione è grave, anche l’iniziale stima di 10 mila morti appare, per il momento, eccessiva. Secondo i dati pubblicati dal ministero della difesa Filippino, le vittime sarebbero “solo” 1823. Un numero comunque enorme per le conseguenze del tifone Haiyan, potentissimo evento meteo, comunque previsto con largo anticipo dai bollettini meteo di tutto il mondo.
Intanto la macchina della solidarietà si è messa in moto, anche a Vicenza. Per agevolare le iniziative di solidarietà che già si stanno moltiplicando nel territorio vicentino, il comune di Vicenza ha attivato un conto corrente dove chiunque può versare quanto gli è possibile per dimostrare la propria solidarietà al popolo filippino.
Queste le coordinate del conto della Banca Popolare di Vicenza intestato a “Comune di Vicenza – AIUTO VITTIME TIFONE ISOLE FILIPPINE” : IT14 B057 2811 8100 1057 1096 856.
Numerosa la comunità filippina ne vicentino: 800 i residenti in città, oltre il migliaio nella provincia. Nella parrocchia di Araceli ha sede il Centro pastorale dei filippini, diretto da padre Paulino Bumanglag che è anche coordinatore nazionale per la Pastorale dei cattolici filippini in Italia che ha confermato anche ai nostri microfoni la difficoltà di molti membri della comunità nel mettersi in contatto con famigliari e parenti. “c’è anche chi ha già prenotato l’aereo per tornare nelle Filippine- spiega padre Paolino- ma la situazione è molto complicata”.
Una testimonianza diretta ci arriva anche dall’imprenditore vicentino Giordano Galante operante nel settore turistico Nord del Paese che via Skype racconta: “ Io sono in una zona poco colpita, ma le notizie che abbiamo qui raccontano di strade impraticabili, saccheggi e mancanza di acqua potabile. L’incredibile è che le autorità e i tg ci avevano riferito in anticipo dell’arrivo del Tifone, infatti, in molti hanno preso le dovute precauzioni assicurando ogni oggetto che poteva essere portato via dal vento e preparandosi al peggio, purtroppo a qualcuno non è servito e molte strutture non vengono costruite in modo da prevenire certe catastrofi. ”
Pietro Zanella

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