26 Marzo 2019 - 14.42

L’Ambasciatore Usa in Confindustria Vicenza

 

“Questo prestigioso incontro conferma come Vicenza sia la capitale italiana dell’export”. Remo Pedon, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega ai mercati esteri, sintetizza così la missione diplomatica che l’Ambasciatore statunitense Lewis M. Eisenberg ha dedicato a Vicenza incontrando, oltre a Pedon, il Presidente degli Industriali Luciano Vescovi e gli imprenditori associati a Confindustria Vicenza.

 L’occasione dell’incontro è stato l’evento promozionale del Summit SelectUSA, ospitato a Palazzo Bonin Longare e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di oltre 20 Stati. La Missione Diplomatica Americana in Italia promuove gli USA come destinazione per investimenti delle aziende italiane, in virtù anche della riforma fiscale del presidente Donald Trump.

“Dopo il suo intervento a Roma – spiega Pedon -, il rappresentante del Governo USA in Italia ha voluto essere presente nella nostra provincia che i numeri confermano essere la capitale dell’export industriale, visto che un territorio di poco più di 800.000 abitanti esporta nel mondo oltre 17,96 miliardi di Euro di cui 1,55 proprio verso gli USA. Per noi è un orgoglio e siamo davvero felici di poter portare alta la bandiera della nostra industria nel mondo”. Anche nel 2018, i dati provvisori dell’Istat confermano come Vicenza sia la provincia con export pro capite più alto d’Italia e il terzo per valore assoluto dietro alle metropoli Milano e Torino.

“Nel colloquio con l’Ambasciatore – racconta il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi – abbiamo illustrato l’eccellenza della nostra produzione e della nostra provincia nel panorama europeo e mondiale. Parliamo di un mercato che indirettamente può essere considerato fondamentalmente il primo per il nostro export perché molta della componentistica che vendiamo alla Germania, specie nell’automotive, poi viene rivenduta come prodotto finito negli USA. L’Ambasciatore ci ha poi spiegato quali vantaggi comporti investire nel Paese sia a fronte della riduzione dell’aliquota per le società dal 35% al 21% dopo la riforma Trump, sia per le particolari condizioni, nonché incentivi anche economici, che i singoli Stati propongono a chi vuole creare realtà manifatturiere negli USA. Si è vista, da parte dell’ambasciatore, un atteggiamento molto positivo verso l’industria visto che è il motore primo che crea ricchezza nella classe media. Mi piacerebbe che il medesimo atteggiamento ci fosse anche nel nostro Paese”. “Abbiamo un’economia industriale fortemente integrata con il mercato USA – spiega poi Pedon -. Ci sono tuttavia grossi margini di miglioramento e il partecipatissimo incontro sugli investimenti è la riprova di come, se ci sono le opportunità, i nostri imprenditori non si fanno attendere. Abbiamo una presenza commerciale consolidata in alcune parti degli Stati Uniti, sulle due coste in particolare, ma tutta da rafforzare nei vastissimi territori centrali del paese perciò, oltre ad aver ospitato per la seconda volta questo prestigioso appuntamento, i rapporti con le istituzioni statunitensi proseguiranno anche in un futuro grande evento che si terrà a Washington: il Summit di SelctUSA” (10-12 giugno 2019).

 

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