4 Agosto 2019 - 14.11

La vicenda della Baita degli Alpini di Monteviale: vince ancora il Comune

Il Comune di Monteviale ha nuovamente ragione nella lunga querelle per la baita degli Alpini. Il tribunale collegiale di Vicenza ha respinto la scorsa settimana il reclamo del Gruppo Alpini di Monteviale, confermando la decisione del giudice dello scorso marzo. Gli alpini chiedevano il reintegro del possesso della baita di proprietà del Comune. Ma hanno incassato un altro niet.

“Nel sottolineare che già altri due sono stati i precedenti pronunciamenti a favore del Comune – si legge in una nota della Amministrazione di Monteviale- e che tutti i provvedimenti, emessi dai diversi Tribunali aditi, hanno ribadito quanto da sempre sostenuto da questa Amministrazione, ovvero che: in mancanza di un contratto di comodato d’uso, come nel caso di Monteviale, dove il contratto, seppur previsto dalla Convenzione del 1994, mai è stato stipulato, un Comune, come appurato e ribadito in tutte i pronunciamenti, non può concedere e autorizzare l’uso di un bene pubblico.
E’ quindi necessario un atto formale, che rispetti le attuali normative vigenti, nel rispetto di diritti e doveri delle parti, e ciò nell’interesse primario della tutela della ‘cosa pubblica’ e di tutte le parti.

Se la Convenzione del 1994, tra Comune e Gruppo Alpini, non è stata attuata nei termini della sua stessa vigenza, da parte delle varie Amministrazioni succedutesi negli anni, la stessa, ormai prescritta da tempo, non impone peraltro all’attuale Amministrazione alcun obbligo giuridico: è sempre stato nel solo ed esclusivo interesse degli alpini che l’attuale Amministrazione si è resa, da subito e sempre, disponibile alla regolarizzazione della questione, con la definizione di un comodato, nonostante l’avvio immediato delle azioni giudiziarie da parte degli Alpini e la totale chiusura da parte di questi a qualsiasi proposta di discussione e di accordo.

Alla luce dell’ennesima causa, intentata, e persa, contro il Comune, auspichiamo che i vertici dell’Ana intervengano per mettere fine a questa insensata e costosissima guerra giudiziaria, avviata già nel settembre scorso dal Gruppo Alpini di Monteviale, con un’azione indegna (la sostituzione blitz delle chiavi della sede e il rifiuto di consentire l’accesso ad un immobile pubblico al Comune e a tutti i cittadini di Monteviale), condotta a suo di accuse infondate, ai limiti della diffamazione, quando anche non menzogne, che assai poco onore fanno alle penne nere….
Un intervento che metta fine ad un inutile e inaccettabile sperpero di denaro pubblico e riporti alla ragione, evidentemente obnubilata, gli Alpini di Monteviale, riconducendo la questione sui corretti binari di quello che deve essere il rapporto tra un’Associazione che opera sul territorio, a servizio del territorio, e un’Amministrazione comunale: un rapporto, all’occorrenza di schietto confronto, ma che non può certo prescindere dal rispetto reciproco, dal rispetto delle regole e delle Istituzioni.
Binario che gli Alpini di Monteviale hanno evidentemente smarrito”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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