25 Marzo 2020 - 9.46

La Triveneta Cavi risponde allo sciopero

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La Triveneta Cavi interviene con un comunicato stampa in merito allo sciopero di ieri e di lunedì affermando che fin dalla fine dello scorso febbraio, ha provveduto a prendere tutti i provvedimenti prescritti dalle autorità per affrontare l’emergenza covid-19, aggiornando i propri dispositivi e le proprie procedure pedissequamente al variare delle norme e dei protocolli.

“A questo proposito, anche quanto prescritto dal Protocollo anti-contagio firmato sabato 14 marzo tra le parti sociali, quindi anche dalla parte sindacale, ha visto un’immediata attuazione negli stabilimenti di La Triveneta Cavi. L’estrema correttezza da parte dell’azienda è stata inoltre di fatto certificata proprio dallo SPISAL che, martedì 17 marzo alle 9 del mattino, ha effettuato un controllo per verificare il rispetto delle norme negli stabilimenti de La Triveneta Cavi. Nessuna contestazione è stata effettuata a riprova del fatto che tutte le prescrizioni di sicurezza sono state adottate. Il controllo da parte dello SPISAL, ribadiamo, senza alcuna contestazione, va quindi anche a rispondere all’accusa rivolta all’azienda il giorno prima dalle rappresentanze sindacali di “mancanza di condizioni minime previste dai protocolli per far lavorare in sicurezza i lavoratori e le lavoratrici”. Se così fosse stato, la mattina dopo lo SPISAL avrebbe rilevato delle anomalie, cosa che non è avvenuta. Alla notizia della positività di un lavoratore, nonostante questa non ci sia stata segnalata dall’autorità sanitaria, sono state prese tutte le misure previste: sanificazione dei locali di lavoro della persona interessata, nonché di tutti gli spazi comuni: mensa, spogliatoi, bagni. Dal punto di vista organizzativo, è stata anche rafforzata la disposizione di distanziamento sociale. La Triveneta Cavi, tenendo fede alla sua tradizione che contempla i migliori standard di sicurezza per le persone che lavorano e frequentano gli stabilimenti, ha peraltro previsto, in ossequio alle norme, di minimizzare la presenza dei lavoratori in azienda allo stretto necessario”.

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