25 Luglio 2020 - 13.51

La “nonnina” di Brendola ha tagliato il traguardo del secolo di vita

La signora Attilia Rossetto, una delle tre “nonnine” di Brendola (una quarta si aggiungerà il mese prossimo) ha spento le sue “prime” 100 candeline. Classe 1920, la signora Rossetto è nata il 19 luglio. Originaria di San Giovanni Ilarione (Verona) e sposata con Silvio Boni del quale è rimasta vedova, si è trasferita a Brendola dal 2005, proveniente da Gambellara. Nonostante da qualche anno sia costretta su una sedia a rotelle in seguito alla rottura del femore, la centenaria è vispa ed arzilla, ama trascorrere il tempo assieme a familiari ed amici e continua ad informarsi sui fatti che accadono, anche a Brendola, seguendo la televisione e leggendo i giornali.

Una vita, quella di “nonna” Attilia, fatta di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni, dedita ad accudire i due figli, Ivana e Leonunzio, e al lavoro nei campi.

In occasione del giorno del suo compleanno al risveglio si è ritrovata con la casa addobbata dai nipoti con festoni e palloncini. Lunedì scorso, inoltre, la signora Attilia, ha ricevuto la visita del Sindaco Bruno Beltrame e dell’assessore Alessandra Stenco che, a nome di tutta Brendola, hanno voluto omaggiarla con un colorato un mazzo di fiori. Una sorpresa che ha fatto un grande piacere alla centenaria che considera Brendola il suo paese.

“Attraverso di Voi – hanno detto i familiari al sindaco e all’assessore Stenco – vogliamo ringraziare tutti i brendolani che hanno sempre voluto bene alla nostra cara mamma e nonna.”

“E’ un onore per noi poterla incontrare – hanno affermato il sindaco Beltrame e l’assessore Stenco rivolgendosi alla signora Attilia -. Lei ha tagliato un traguardo importante che va festeggiato. Condividere questo momento ci riempie di felicità”.

Nonostante la “nonnina” passi gran parte del tempo sulla sedia a rotelle, ogni tanto si muove in casa con il deambulatore e qualche volta si fa ancora il letto da sola. Una delle cose che le mancano è passeggiare lungo le piste ciclopedonali ammirando il paesaggio. 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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