26 Maggio 2020 - 9.45

La Guardia di Finanza sequestra un ecocentro abusivo sui Colli Berici a Montorso Vicentino

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I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno perquisito e sequestrato un ingente quantitativo di rifiuti stoccato nel cortile e, in parte, nel magazzino di un’abitazione di Montorso Vicentino, denunciando un soggetto Attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Ad operare sul territorio i militari della Compagnia di Arzignano che, nei giorni precedenti all’intervento, avevano svolto accertamenti proprio per verificare il possibile svolgimento di un’attività abusiva di gestione di rifiuti nel territorio. Tuttavia, la morfologia dell’area, in zona collinare e circondata da una fitta vegetazione spontanea, aveva reso vano ogni tentativo di osservazione diretta da terra.

I Finanzieri della Città del Grifo, pertanto, con il supporto di un elicottero del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, hanno sorvolato ripetutamente la zona, anche a bassa quota, per individuare possibili situazioni di interesse.

La ricognizione aerea è stata indispensabile per avere la conferma della presenza di materiali, di diversa tipologia, stoccati all’aperto, all’interno di una proprietà privata di via San Nicolò.

La perquisizione, poi, effettuata dai militari del Nucleo Mobile della Compagnia, ha appurato che l’area esterna e parte di un magazzino dell’abitazione erano stati adibiti ad “ecocentro” abusivo, con una divisione – seppur grossolana – dei materiali in base alla loro tipologia (metallo, vetro, plastica, componenti elettronici, ecc.), del peso complessivamente valutabile in svariate tonnellate.

Accertato che, comunque, il soggetto a cui era riferibile l’illecito (V. G., classe 43 anni) non era titolare di attività d’impresa né di qualsivoglia autorizzazione, tutto il materiale rinvenuto e le aree di pertinenza son stati sottoposti a sequestro d’iniziativa, successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica di Vicenza.

Tra i rifiuti sequestrati: parti di illuminazione stradale e industriale, pezzi di componenti di motore in metallo, batterie per autoveicoli, neon, plafoniere, forni a microonde, frigoriferi, lana di roccia, lattine, parti di bicicletta, cavi e componenti elettrici, calcinacci, laterizi, bobine di rame e materiale di varia natura (metallo, plastica, vetro, carta, legno, polistirolo), in parte sfuso e in parte raccolto in appositi recipienti di plastica di grande capienza o in molteplici fusti e contenitori di vario genere, come buste o secchi. Contestualmente, i Finanzieri hanno sequestrato il telefono cellulare in uso all’indagato.

Tra le ipotesi al vaglio anche quella secondo cui parte dei materiali possa essere di provenienza furtiva.

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