24 Febbraio 2021 - 10.55

In Veneto crescono nuovamente ricoveri, la terza ondata è in arrivo?

Tornano a preoccupare i contagi in Veneto, anche perchè per la prima volta dal 2021 risalgono anche i ricoveri negli ospedali. E’ stato il direttore generale della sanità, Luciano Flor, a certificare che la situazione è nuovamente allarmante: “Dopo 53 giorni di calo continuo – ha detto ieri – da stamane il virus si presenta con numeri di positività sensibilmente maggiore, con un numero di maggiori ricoverati.Malati che sono stati ricoverati in larga parte in rianimazione.
    Non sono focolai ma singole unità del territorio”.
    I numeri parlano chiaro: il bollettino segnala 1.062 nuovi positivi al virus in 24 ore (ieri erano 509 casi), per un totale di 328.078 infetti dall’inizio dell’epidemia. I decessi sono stati 21 (9.742 il totale delle vittime). Ma il dato più negativo riguarda la ripresa dei ricoveri: in 24 ore stati 46 i pazienti entrati nei normali reparti Covid (1.255 nel complesso), e sono in crescita (+3) anche i malati in terapia intensiva (139). Un fatto che non avveniva dal primo gennaio scorso. “Non sottovaluterei questo dato, perchè ci preoccupa – ha detto Luca Zaia – E’ il primo giorno di risalita”.
    Per questo i riflettori restano puntati sulle difficoltà della campagna vaccinale, che nonostante gli sforzi ha visto finora solo 108.000 persone completare anche i richiami dell’antidoto. Qui, tuttavia, qualche novità positiva c’è: è stato sempre il dg Flor a riferirla in conferenza stampa: “entro il 31 marzo il Veneto riceverà una fornitura di 610 mila dosi.
    Si tratta – ha spiegato – di vaccini moderna, Pfizer e Astrazeneca”.
    Non ci sono invece aggiornamenti concreti sulla ricerca di forniture extra Ue sul cosiddetto mercato parallelo, dove da qualche giorno si stanno muovendo anche le Procure, di Perugia e di Roma, per verificare che sotto non vi siano truffe. In questo senso Flor ha svelato alcuni dei passaggi compiuti finora dal Veneto, che ha informato anche Aifa, e poi il commissario Arcuri, sulle proposte ‘di dosi milionarie’ ricevute.
    “E’ stato il nostro fornitore di mascherine – ha spiegato il dg – a dirci che se eravamo interessati ai vaccini potevamo rivolgerci ad un italiano”. “Si è rivolto a quest’uomo – ha aggiunto – e ci ha fatto una proposta di 15 milioni di dosi. Il contatto è il nostro fornitore di mascherine, non non abbiamo avuto rapporti diretti con l’imprenditore”. Flor ha anche aggiunto che alla richiesta di ulteriori vaccini mossa dal Veneto avevano risposto due società: “una inglese e una italiana”. A quella inglese “che lavora ed esiste” la Regione ha chiesto il numero dei lotti “e ci ha risposto” mentre la seconda, italiana, ha detto che con questa situazione non è in grado di darci forniture e di risentirci quando avremo le autorizzazioni” (ANSA).
   

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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