28 Luglio 2020 - 17.20

Il premier Conte in Senato: “La proroga dello stato di emergenza è inevitabile”

Lo stato di emergenza per il coronavirus “viene a scadere alla fine di questo mese. Ritengo doveroso condividere con il Parlamento la sua proroga che è inevitabile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo in Senato dopo il Cdm. “Sarebbe incongruo – ha sottolineato – sospendere bruscamente l’efficacia delle misure adottate, se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità”. Contrarie le opposizioni.

Il Cts ha segnalato che “sebbene la curva di contagi e l’impatto sul Ssn si siano notevolmente ridotti, ed e’ un dato che ci rinfranca, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese. E la situazione internazionale resta preoccupante e ciò che accade nei Paesi a noi vicini ci impone un’attenta vigilanza”, ha aggiunto il capo del governo sottolineando come l’emergenza coronavirus ha “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti”.

 “La dichiarazione dello stato di emergenza è prevista dal codice di Protezione civile – ha quindi spiegato -: la legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte costituzionale”, nonostante il parere sfavorevole del giudice emerito della Consulta Sabino Cassese che ha contestato la proroga giudicandola “illegittima e inopportuna”. “Costituisce il presupposto per l’attivazione di una serie di poteri e facoltà necessari per affrontare con efficacia e tempestività le situazioni emergenziali – ha da parte sua detto Conte -. Tra i poteri fondamentale è il potere di ordinanza, che consente norme in deroga a ogni disposizione vigente, nei limiti indicati dalla dichiarazione di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea”.


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