27 Maggio 2020 - 10.53

Il Gruppo Fidas Vicenza di Chiuppano celebra i 55 anni di volontariato

Cinquantacinque anni di volontariato locale. Risale al 1965, infatti, la nascita della Fidas di Chiuppano, ad opera di un gruppo di giovani volenterosi ed altruisti, che hanno deciso di donare periodicamente il sangue in modo organizzato.

L’idea è nata da Giuseppe Genitali Corvilio che, con una lettera aperta alla popolazione, ha radunato al patronato un bel numero di persone che hanno donato il sangue. Questo episodio di generosità ha segnato la nascita del Gruppo donatori di sangue Fidas di Chiuppano, che di anno in anno è cresciuto ed ha continuato la sua opera di sensibilizzazione nel territorio.

“In questo difficile momento i donatori di Chiuppano non si sono tirati indietro – spiega la presidente del Gruppo, Romilda Dal Pra – ma hanno continuato la loro opera di solidarietà nel donare sangue e plasma a chi è meno fortunato. Le attività di sensibilizzazione e promozione del dono, a seguito del Coronavirus sono state sospese, ma il nostro altruismo non si è arrestato”.

Il Gruppo Fidas di Chiuppano ha fatto sentire la vicinanza al territorio ripulendo e sistemando il cimitero, chiuso da settimane, e portando un piccolo segno del suo passaggio, un rametto di ulivo benedetto, dal parroco don Loris, che ha commemorato con una preghiera i defunti del paese.

“Le nostre felpe rosse e le divise gialle della protezione civile Clipeus – aggiunge la presidente Dal Pra – hanno girato assieme per il paese per consegnare a tutti le mascherine offerte dalla Regione Veneto. Un’attività che ha rappresentato per noi un momento di visibilità ed un modo per dare una mano in paese. Per questi primi 55 anni avevamo pensato a grandi festeggiamenti, ma vista l’emergenza sanitaria in corso, non è possibile attuarli.Per ricordare i donatori scomparsi, poi, il Gruppo Fidas di Chiuppano ha pensato di restaurare le panchine agli ingressi del cimitero, con la collaborazione del pittore e donatore Claudio Dal Pra, che dipingerà il Pellicano, simbolo della nostra Associazione, e la Rosa spezzata, simbolo dell’Aido, che ci fa pensare che da una vita spezzata un’altra può risorgere”

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