24 Ottobre 2019 - 17.48

Il 30 ottobre sciopero Auchan: lavoratori a rischio e ‘molto’ preoccupati a Vicenza

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“La vicenda Conad-Auchan sta passando sotto silenzio e siamo molto preoccupati. Non sappiamo il nostro destino e l’Auchan di Vicenza rischia di chiudere senza che si pensi al nostro futuro”. Lo dichiara una dipendente Auchan di Vicenza che preferisce rimanere anonima ma che ci ha chiesto di dare visibilità alla situazione ‘vicentina’ della catena passata di mano quest’anno (acquisito dalla newco Bdc, 51% di Conad e 49% di Wrm Group). Migliaia di lavoratori e circa 150 a Vicenza incroceranno le braccia il prossimo 30 ottobre.

Le ragioni dello sciopero sono i dipendenti a rischio delle sedi dichiarate non performanti. In Italia sono 109 quelle che sono state dichiarate performanti ma fra questi non sono annoverati centri importanti come quello di Mestre o di Vicenza. Quale futuro per questi lavoratori?

La mobilitazione è stata decisa dopo la rottura nella trattativa sul passaggio dei primi 109 punti vendita, per i quali Conad ha negato le tutele occupazionali e contrattuali dei 5.700 lavoratori, disdettando subito l’integrativo senza nemmeno impegnarsi a contrattare il nuovo modello di organizzazione del lavoro. Il primo sciopero riguarderà l’intero turno di lavoro nei punti vendita ancora Auchan e Sma, nei 109 già oggetto della cessione del ramo d’azienda e in tutti gli appalti e servizi coinvolti.

“Ad oggi Conad -recita una nota Cisl- non ha presentato alcun piano industriale nè dato certezza sulle future condizioni contrattuali di lavoro che rischiano di far entrare le lavoratrici e i lavoratori nel mondo del precariato con l’applicazione di contratti esternalizzati e stagionalizzati in quanto la realtà Conad affida alcuni punti vendita a società esterne”. 

150 famiglie vicentine rischiano di trovarsi in grave difficoltà e le prospettive, nella trattativa, non sono allettanti, rese più drammatiche dal fatto che a Vicenza continuano a sorgere nuovi supermercati. “L’apertura del Tosano -ci dice la dipendente- ha preso una fetta di mercato ed ora aprirà anche l’Esselunga. Nessuno prende posizione o alza la voce per difendere il nostro futuro”

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