26 Febbraio 2021 - 10.56

I sindacati: “In casa di riposo a Sossano gli ospiti senza assistenza sanitaria notturna” – Domani sit in

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Per protesta FP Vicenza e UIL F.P.L. hanno indetto un sit-in
di fronte alla struttura, sabato 27 febbraio

Sit-in di protesta e sensibilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Casa di Riposo di Sossano, sabato 27 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.00.

“Dopo l’incontro davanti al Prefetto tra le organizzazione sindacali -scrivono i sindacati in una nota- l’amministrazione e il Sindaco di Sossano, che ha visto l’amministrazione rimanere nelle sue posizioni, continua lo stato di agitazione del personale per rivendicare dignità e tutela per gli ospiti e per i lavoratori della casa di riposo di Sossano

Ad oggi e sempre più marcatamente, la copertura del turno notturno viene effettuata solo con personale inquadrato come Operatore Socio Sanitario senza la presenza in turno della figura infermieristica (prevista solo in reperibilità) sta creando forte disagio e preoccupazione agli operatori, che si sentono con ciò caricati della responsabilità per la sicurezza anche sanitaria degli ospiti durante la notte, senza averne le necessarie e fondamentali competenze. Gli ospiti hanno diritto ad una adeguata assistenza nell’arco delle 24 ore in ragione della loro precaria condizione fisica e in ragione della cospicua retta mensile che i familiari pagano per la loro assistenza.

La posizione del Direttore di voler decurtare le risorse del salario accessorio destinate al personale al personale dipendente in ruolo, oltre ad essere in totale contrasto con il dettato contrattuale e normativo, è la evidente volontà di generare risparmi a danno dei lavoratori che hanno garantito la totale sicurezza degli ospiti della casa di riposo di Sossano  che si colloca tra le pochissime strutture che non hanno avuto casi di contagio e conseguentemente decessi di ospiti dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

La situazione è divenuta insostenibile e vede già un marcato acuirsi delle criticità per effetto di dimissioni di personale dipendente del ruolo sanitario nel corrente mese di febbraio.

Il Direttore inoltre ha fatto rimuovere le bandiere sindacali che erano state esposte in maniera da non creare nessun intralcio a fianco dell’ingresso della struttura, imputando l’esposizione della bandiere come un “fattore di disorientamento ma anche un evidente nocumento all’immagine dell’Ente e fonte di grave pregiudizio”.  Al direttore e all’amministrazione rispondiamo che le bandiere sono il simbolo della protesta e servono a rendere partecipe della grave situazione i familiari degli ospiti e la cittadinanza, essendo la casa di riposo un servizio pubblico punto di riferimento per i cittadini del territorio”.

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