14 Febbraio 2020 - 11.19

I droni in volo sulla spiaggia veneta devastata dalle mareggiate

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La mareggiata del 12 novembre dello scorso anno furono devastanti per le coste venete, in particolar modo per Bibione: almeno 100mila metri cubi di spiaggia erosa, per un totale di circa 3milioni di euro di danni, comprensivi di fibra ottica distrutta, guasti ai sottoservizi e chioschi dissestati. E per il Comune è sceso in campo un drone, per rilevare tutti i danni del maltempo. Lungo gli 11 chilometri di spiaggia, infatti, sono stati eseguiti degli accertamenti da parte di una ditta privata, incaricata dall’amministrazione, per rilevare accuratamente, grazie alle nuove tecnologie, gli effetti del fenomeno erosivo sull’arenile.

I lavori con il drone sono stati eseguiti lunedì 23, venerdì 27 e sabato 28 dicembre: lo strumento ha effettuato tre distinti sopralluoghi e 18 voli, che hanno prodotto complessivamente l’acquisizione di oltre 8mila fotogrammi. Grazie al sistema e ai dati raccolti, si è riusciti a comparare lo stato in cui versava l’arenile prima e dopo il fenomeno erosivo, con una percentuale di errore di pochissimi centimetri. «Queste nuove tecnologie», ha spiegato il sindaco Pasqualino Codognotto a La Nuova Venezia, «ci permetteranno di comprendere meglio il drammatico fenomeno erosivo che interessa la nostra spiaggia. L’elevata qualità del prodotto ottenuto costituisce una solida base di partenza per valutare le reali condizioni della spiaggia dopo le mareggiate grazie al confronto con i dati precedenti. Allo stesso tempo permetterà di monitorare, mediante successivi rilievi, l’evoluzione del litorale e di disporre interventi di salvaguardia mirati».

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