10 Maggio 2019 - 12.03

Giornate Nazionali dei Castelli, sabato e domenica a Vicenza



Vicenza è stata scelta come sito protagonista in Veneto della ventunesima edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli, evento che coinvolgerà tutta Italia e organizzato dall’Istituto nazionale dei Castelli con il Ministero per i beni e le attività culturali, che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio.

Sarà un’occasione preziosa per tuffarsi nella storia medievale della città grazie alla collaborazione di Fondazione Coppola, Università Iuav di Venezia, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Vicenza e con il coordinamento degli assessorati alla cultura e alle infrastrutture del Comune di Vicenza.

Durante le due giornate sono previste diverse iniziative.

Sabato 11 alle 10 Palazzo Chiericati ospiterà il convegno “Le mura di Vicenza e l’acqua”. Sia sabato che domenica verranno proposti due itinerari alla scoperta delle mura cittadine, a cura dell’Università Iuav di Venezia, e del Torrione di Porta Castello, a cura dell’associazione culturale Ardea.

Inoltre verrà allestita una mostra in Loggia Valmarana, al Giardino Valmarana Salvi, con l’esposizione di progetti realizzati dagli studenti Iuav pensati  per le architetture e gli spazi del Giardino Valmarana Salvi e per alcuni luoghi culturali di Vicenza e Bertesina, all’interno del monumento palladiano recentemente restaurato.

L’edizione vicentina delle Giornate Nazionali dei Castelli è stata presentata oggi in sala Stucchi dal sindaco Francesco Rucco, dall’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero, da Fiorenzo Meneghelli, presidente dell’Istituto Nazionale dei Castelli, sezione del Veneto. 

“È un’occasione importante quella offerta dalle Giornate Nazionali dei Castelli in cui Vicenza diventa sito principale di visita, per far scoprire la sua cinta muraria e il Torrione di porta Castello, quest’ultimo accessibile grazie alla disponibilità della Fondazione Coppola – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco -.  Vicenza si farà così conoscere non solo in Veneto, ma anche a livello nazionale per la sua storia medievale che vale la pena approfondire tanto quanto quella Rinascimentale per cui è nota grazie al genio di Andrea Palladio”.

“Continua intanto il lavoro di valorizzazione della città che sta dando ottimi risultati in termini di presenze – prosegue Rucco -, in particolare a seguito della riapertura della Basilica palladiana e grazie anche alle numerose festività che si stanno susseguendo. Vicenza piace ai turisti e certamente le Giornate Nazionali dei Castelli saranno un’ulteriore opportunità per far conoscere altri aspetti interessanti”.

“Nell’iniziativa rientra anche una mostra a cura dell’Università Iuav di Venezia – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero – che sarà allestita in Loggia Valmarana, sito appena restaurato. I cittadini avranno quindi l’opportunità di conoscere da un lato i progetti per la valorizzazione di alcuni luoghi culturali, realizzati dai ragazzi che avranno così la possibilità di esprimere le loro potenzialità, dall’altro di ammirare il restauro concluso”.

“A rappresentare il Veneto sono state scelte le mura di Vicenza, città Unesco conosciuta per il suo patrimonio monumentale palladiano, forse meno per le sue mura medievali – ha detto Fiorenzo Meneghelli, presidente dell’Istituto Nazionale dei Castelli, sezione del Veneto -. Il convegno di Sabato “Le mura di Vicenza e l’acqua” e le visite guidate dalla Torre del Castello alla Rocchetta, evidenzierà l’antico rapporto tra le mura, la città e il sistema fluviale, ed oggi tra le mura, la città storica e l’area urbana esterna, in cui permangono brani di verde, parchi e corsi d’acqua che sono ora parte inscindibile delle mura cittadine.

Il programma si estende ad altri luoghi dal vasto ed importante patrimonio fortificato della regione per far conoscere il nostro patrimonio culturale, per una sua efficace tutela e per considerarlo come parte “viva” della città contemporanea e del suo territorio”.

“Fondazione Coppola è fortemente allineata con l’iniziativa legata ai castelli. Ogni arte è stata contemporanea. E’ quindi una grande occasione associare l’esposizione di opere di artisti contemporanei a un monumento storico di fondamentale importanza” – ha dichiarato Antonio Coppola, presidente della Fondazione Coppola.

Percorsi tematici

Cuore dell’iniziativa saranno i percorsi alla scoperta delle fortificazioni medievali cittadine con  due gli itinerari, entrambi gratuiti. Il primo condurrà alla scoperta del Torrione di Porta Castello, gestito dalla Fondazione Coppola che ha acquistato e donato il Torrione medievale al Comune di Vicenza in cambio di un usufrutto di trent’anni e che il prossimo 5 maggio aprirà al pubblico con la mostra di arte contemporanea “La Torre”, il secondo consentirà di percorrere il tratto di mura scaligere da Porta Santa Croce fino alla Rocchetta e al Giardino Valmarana Salvi.

Percorso al Torrione di Porta Castello

Il percorso, condotto dalle socie dell’associazione culturale Ardea, partirà dal Giardino Valmarana Salvi per poi salire le rampe che portano alla sommità del Torrione e aiuteranno ad approfondire la conoscenza della città e il ruolo del monumento nella Vicenza del passato.

Il Torrione di porta Castello, inserito nella cinta urbana medievale facente parte, all’epoca, del cosiddetto “Castello”, venne costruito nel 1343 durante l’occupazione scaligera di Vicenza, probabilmente ristrutturando e ampliando una precedente casa-fortezza appartenuta ad Ezzelino da Romano. Con tale robusta testata difensiva, gli Scaligeri intendevano mantenere al sicuro la via per Verona. Costituiva, infatti, il più potente ed antico dei vari che munivano la città nel medioevo. Con l’aggiunta del coronamento merlato e della lanterna superiore, pertinenti alla successiva dominazione viscontea, il Torrione assunse le fattezze attuali. Nel corso del ’600, il Castello, ormai privo del suo ruolo difensivo, fu venduto – tranne il Torrione perché di pubblico passaggio – dalla Serenissima ai Valmarana, che ne trasformarono l’ala nord in un palazzo affacciato sul loro antico giardino. Lo smantellamento delle parti residue, alla fine del ’700, lasciò pressoché integro il Torrione. Tuttavia, tra l’800 e il ’900, per motivi di viabilità, fu raddoppiato l’arco d’ingresso e il Torrione affiancato da due passaggi pedonali. L’ultimo restauro risale al 1999. Resta tuttora identificabile il perimetro interno dell’antico Castello – corte d’armi – nell’ampio spazio rettangolare che si apre oltre il portale del Torrione, prospiciente corso Palladio.

I percorsi al Torrione, della durata di circa ciascuna, si terranno sabato e domenica, due al mattino alle 9 e alle  10, e due il pomeriggio, alle 18 e  alle 19, per un massimo di 20 persone per ciascun turno. 

Punto di ritrovo: ingresso del Giardino Salvi, verso piazza De Gasperi e porta Castello. I bambini con meno di 10 anni dovranno essere accompagnati.

Per accedere al monumento, a causa della presenza di scale, a tratti ripide e con gradini non sempre regolari, è necessario indossare scarpe adeguate, chiuse, senza tacchi, con suola non sdrucciolevole.

Prenotazioni: ass.ardea@gmail.com, cell 3465933662.

Percorso alle mura e alla Rocchetta, da porta Santa Croce al Giardino Salvi

L’itinerario lungo le mura scaligere di Vicenza condurrà al Giardino Valmarana Salvi. dove si potranno vedere dall’esterno il Torrione e la Loggia Valmarana. Gli architetti neolaureati, laureandi e studenti Iuav faranno conoscere ai partecipanti la storia della città e delle sue mura fino a raggiungere la fortificazione della Rocchetta, descrivendo le tecniche costruttive e delineando i percorsi idrici di Seriola e Bacchiglione fino ad arrivare al Giardino Valmarana Salvi dove si potrà visitare la mostra in Loggia Valmarana.

Il punto di ritrovo è fissato nel piazzale antistante la chiesa dei Carmini, in corso Fogazzaro. Dopo brevi cenni introduttivi si proseguirà verso porta Santa Croce dove verrà illustrata la storia della città di Vicenza dall’origine romana ad oggi ricordando la deviazione del corso di Seriola e Bacchiglione che ha modificato la conformazione del territorio.

Ci si fermerà poi in viale Mazzini, lungo le mura scaligere fino a raggiungere la Rocchetta risalente alla fine del 1300, fortificazione con base quadrata (32 per 32 metri) con quattro torri agli angoli, anch’esse a base quadrata. Nella muratura di pietra e mattoni si inserisce, nella facciata principale, la pietra di Montecchio: qui si innestava il ponte levatoio. Nel grande arco veniva fatta passare una deviazione della Seriola con funzione di protezione per la città.

Si raggiungerà poi l’arco a tutto sesto tra viale Mazzini e via Bonollo (1926) percorrendo il tratto di mura che collegava la Rocchetta al Giardino Valmarana Salvi, ancora in parte presente ma integrato negli edifici.

Al Giardino Salvi si potranno osservare Porta Castello e il Torrione, resto superstite del Castello Scaligero, trasformato dai Conti Valmarana da fortezza a residenza suburbana in epoca rinascimentale. Il giardino, prima all’italiana, ora all’inglese, realizzato tra il 1552 e il 1555 dal conte vicentino Giacomo Valmarana, viene aperto al pubblico nel 1592 con la costruzione della Loggia Valmarana. Non mancheranno cenni all’ex scuola Giusti, alla Loggia Longhena e all’Ex Fiera Campionaria. Ultima tappa di questo percorso sarà la Loggia Valmarana, sede della mostra curata dall’Università Iuav di Venezia.

I percorsi  alle mura e alla Rocchetta, della durata di un’ora  ciascuno, si terranno  sabato e domenica, tre al mattino alle 9.30, 10.30, 11.30 e tre al pomeriggio alle 14.30, 15.30, 16.30 per un massimo di 20 persone per ciascun turno.

Punto di ritrovo: piazzale della chiesa dei Carmini in corso Fogazzaro.

Prenotazioni: ass.ardea@gmail.com, cell 3465933662.

Convegno

Sabato 11 dalle 10 alle 13 il salone d’onore di Palazzo Chiericati ospiterà il convegno “Le mura di Vicenza e l’acqua”, curato da Iuav e Comune di Vicenza per le Giornate Nazionali dei Castelli, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Al saluto istituzionale del sindaco Francesco Rucco seguirà l’introduzione di Fiorenzo Meneghelli, presidente della sezione del Veneto dell’Istituto Italiano dei Castelli, con “Le mura e l’acqua nella rigenerazione urbana in Olanda” e di Emanuela Sorbo, dell’Università Iuav di Venezia, con “Luoghi culturali e trasferimento dei saperi. Azioni di valorizzazione nei percorsi formativi Iuav per la città di Vicenza”.

Successivamente per l’Università Iuav di Venezia interverranno Mauro Marzo con “Turismo e paesaggi culturali. La rete internazionale Designing Heritage Tourism Landscapes” e Viviana Ferrario con “Lo spessore storico del paesaggio. Le attività del CluserLab Iuav Paesaggi Culturali”.

Infine si parlerà di storia delle mura di Vicenza e l’acqua con Giorgio Ceraso, “Le mura di Vicenza – testimonianze di storia”, con Saverio Mirjello, “23-24 maggio 1848 – Per Vicenza, per una Patria: la difesa della Rocchetta”, con Francesca di Thiene, “Castello di Thiene: animo antico di un vivere contemporaneo” e con Andrea Mori , “La Roggia Seriola nella storia della città”.

Mostra in Loggia Valmarana

In Loggia Valmarana, al Giardino Valmarana Salvi, il 10 maggio   aprirà una mostra con l’esposizione di progetti realizzati dagli studenti della Università Iuav di Venezia per alcuni luoghi culturali in collaborazione con il Comune di Vicenza e con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza nell’ambito dei percorsi formativi Iuav di Laurea Magistrale, di tesi di Laurea e tesi di Specializzazione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e Paesaggistici (SSIBAP). In particolare la mostra intende presentare nuove visioni e strategie per le architetture e gli spazi del Giardino Valmarana Salvi, i percorsi delle mura e la Rocchetta, il Teatro Olimpico, la chiesa di Santa Maria Nova, la Villa Gazzotti Grimani Marcello Curti a Bertesina.

La mostra si svolgerà all’interno del monumento palladiano recentemente restaurato. Questa come altre attività avviene nell’ambito di un protocollo d’intesa, siglato dall’Università Iuav con il Comune di Vicenza, della durata di tre anni, per attività comuni di studio e ricerca finalizzate alla valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico di Vicenza, con particolare attenzione alle discipline dell’architettura, dell’urbanistica, della pianificazione territoriale, del restauro, delle arti, del teatro e del design.

Giornate nazionali dei Castelli in Veneto

La sezione del Veneto dell’Istituto Italiano dei Castelli, come ogni anno, organizza una serie di visite guidate gratuite e programmi culturali collaterali alle Giornate 2019 che si estendono fino al 15 giugno prossimo, con lo scopo di far conosce l’importante e vasto patrimonio fortificato della regione.

Il programma include: l’Arsenale di Venezia il 18 maggio, il Forte di Monte Tesoro il 19 maggio, il Castello di Thiene il 25 maggio, il Castello di Roncade il 26 maggio, il Lazzaretto Nuovo (isola della laguna veneta) l’8 giugno, il Forte San Felice (Chioggia) il 15 giugno.

Per informazioni: www.istitutoitalianocastelli.it, www.facebook.com/istitutocastelli-veneto/

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