14 Aprile 2020 - 14.29

Gianni Rodari, Bertoliana e Università insieme per ricordarlo

Nel 2020 ricorrono i cent’anni dalla nascita di Gianni Rodari, nato a Omegna nel 1920 (morirà a Roma quarant’anni fa, il 14 aprile 1980), lo scrittore italiano per l’infanzia che più di ogni altro ha saputo capire i bambini e scatenare la loro fantasia. Moderno già allora.

Per festeggiare questa importante data la Bertoliana ha chiesto la cooperazione alla professoressa Marnie Campagnaro, docente di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova, importante specialista di Scienze dell’educazione, attuale consulente scientifica della biblioteca per la letteratura per l’infanzia. Il risultato della collaborazione si è concretizzato in un docufilm della durata di circa mezz’ora, che è stato prodotto dall’Ateneo patavino e che è pubblicato oggi martedì 14 aprile sul sito ilbolive.unipd.it e sarà condiviso sui canali social della Biblioteca Bertoliana instagram.com/biblioteca.bertoliana efacebook.com/biblioteca.bertoliana

“In Bertoliana, che molto ha investito negli ultimi anni nelle attività di pubblica lettura e nel coinvolgimento del suo pubblico più piccolo alle iniziative di letture ad alta voce – sottolinea la presidente della biblioteca Chiara Visentin – il nome di Rodari è documentato da una raccolta bibliografica ricca e variegata, costantemente aggiornata con acquisto di nuove edizioni: il centenario della nascita di Gianni Rodari diventa anche per noi un’occasione preziosa per riscoprire un autore che ha dato una svolta epocale alle metodologie didattiche in uso nella scuola italiana, che le biblioteche di pubblica lettura hanno sempre amato e che in questi giorni difficili ci può far sorridere con la sua vena di intelligente e creativa comicità”.

Popolata di valori quali l’amicizia, la solidarietà, la pace, la costellazione letteraria di Gianni Rodari amplissima e ricca di fiabe e favole, poesie e filastrocche, racconti e romanzi, racconta anche le piccole visioni domestiche, intime, di tutti i giorni. Sono paesaggi narranti, abitati da oggetti della quotidianità, oggetti solo apparentemente privi di vita, ma che, in realtà, stanno lì, in attesa, anche nella casa del lettore, pronti per essere guardati, toccati, ascoltati, annusati e, perché no, mangiati. Ed è a questo piccolo e meraviglioso mondo, abitato da ricordi domestici e da pratiche casalinghe, che nove giovani appassionate cultrici della letteratura per l’infanzia, frequentanti il corso di perfezionamento “Lettura e letteratura per l’infanzia e l’adolescenza (0-18 anni)”, diretto da Giuseppe Zago, con il coordinamento didattico di Marnie Campagnaro e con la collaborazione della Bertoliana, si sono rivolte con il progetto “Un fiore per Rodari e la letteratura delle piccole cose”, omaggiando Rodari con nove oggetti della vita domestica. “Ogni oggetto è il protagonista di una o di molte storie scritte da Rodari – precisa Marnie Campagnaro – e incarna metaforicamente il fiore che vogliamo donare a grandi e piccini che in questi giorni sono costretti a stare a casa”.

L’appuntamento con la professoressa Campagnaro e le sue studentesse martedì 14 aprile avrà poi un’appendice il giorno successivo: la Bertoliana dedicherà a Gianni Rodari anche una puntata di #dammisolounminuto. Mercoledì 15 aprile toccherà all’attore Pino Costalunga regalare un nuovo video della rubrica social della Bertoliana e leggere, con la sua proverbiale simpatia, la filastrocca “Stelle senza nome”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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