Gianluca Cavion è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Vicenza
Attivate le procedure previste, il Consiglio
Direttivo di Confartigianato Imprese Vicenza, ha nominato Gianluca Cavion, già
vice presidente, alla guida dell’Organizzazione. Una scelta che va nel segno
della continuità in questa difficile fase economica e sociale che interessa le quasi
15.000 imprese di Confartigianato. Avendo già maturato una lunga esperienza
accanto al presidente uscente e in qualità di membro della Giunta Esecutiva con delega alle Politiche d’Impresa,
Strategie di Mercato, e per l’Imprenditoria Giovanile, Cavion è stato ritenuto dal Consiglio Direttivo la persona più
idonea per proseguire un cammino che vedrà Confartigianato impegnata in prima
linea su più fronti nei prossimi mesi. Forte delle esperienze associative che nel tempo hanno toccato diversi aspetti degli
ambiti associativi, dal territorio, alle categorie, dagli enti bilaterali al
settore del credito, Cavion guiderà l’Associazione
per i prossimi 2 anni.
“Ringrazio i colleghi del Consiglio Direttivo per la fiducia che mi hanno
voluto accordare e un sincero e personale ringraziamento va ad Agostino Bonomo
per gli anni di impegno messi a disposizione di Confartigianato. Raccolgo
un’eredità importante ed è mia intenzione, assieme alla squadra di Giunta,
farne tesoro e valorizzarla – commenta Cavion -. Il 2020 è stato un anno duro sia
per i singoli che per l’economia, ma Confartigianato non ha mai perso il passo
accompagnando le sue imprese giorno per giorno, decreto dopo decreto,
mantenendo alta l’attenzione del legislatore verso il mondo dell’artigianato
che rappresenta l’ossatura del nostro Paese. Dal sostegno alle imprese che più
stanno pagando l’emergenza sanitaria e gli annessi provvedimenti, dalle
strategie più idonee per un rilancio dell’artigianato, dalla diffusione di una
cultura d’impresa che guarda all’innovazione e alla digitalizzazione come
irrinunciabili frontiere, Confartigianato in questi mesi non ha mai abbassato
la guardia esprimendo al meglio il suo ruolo di ‘corpo intermedio’. Ritengo che
il ruolo di rappresentanza della nostra Organizzazione sia in questo momento di
fondamentale importanza e lo sarà ancora di più nel ‘dopo pandemia’, perciò in
questo contesto va rafforzato ulteriormente il dialogo con le istituzioni, da
quelle locali fino alle nazionali. A livello locale la nostra presenza, già ben
radicata attraverso le rappresentanze di Categoria e con i Mandamenti in
ciascun Comune, è un fondamentale punto di ascolto e incontro con i nostri soci
e questo ci permette di tessere rapporti con le Amministrazioni portando le
istanze raccolte dai colleghi imprenditori. Ogni territorio ha le proprie
specificità sotto molti punti di vista, perciò l’interlocuzione con i Sindaci,
prima voce di quelle realtà, è per Confartigianato, e per le imprese che in
quelle aree operano, di vitale importanza”.
Oltre alle problematiche inevitabilmente legate alla situazione contingente, ci
sono anche tematiche di sviluppo nell’agenda del neo presidente.
“Partiamo dal Superbonus 110% visto l’impatto che avrà su tutte le aziende del
Sistema Casa, sui cittadini, sul patrimonio edilizio, sulle emissioni. Siamo
pronti a fornire servizi e consulenze affinché le potenzialità di questa misura
siano colte appieno. E parlando di filiera della casa non posso non porre
l’accento sull’importanza delle Reti di Impresa che permettono accessi più
rapidi ed efficaci per esempio nei bandi pubblici ma anche di allargare il
mercato dei diversi componenti”, spiega Cavion.
“Tra le priorità, naturalmente, non vanno dimenticate le infrastrutture quali:
la Pedemontana, sulle cui opere accessorie non manca una certa preoccupazione e
sulle quali quindi teniamo alta l’attenzione; la Valdastico Nord, arteria che
le nostre aziende attendono da tempo per avere un corridoio diretto con i
mercati di sbocco del nord Europa; e la TAV, i cui lavori arrivano fino a
Verona per poi lasciare il posto a tanti punti di domanda (Dove arriverà a
Vicenza? Perché tanta lentezza in questo tratto? E da Vicenza in là cosa
succederà?) – continua il neo presidente-. Altri temi su cui concentreremo la
nostra azione saranno tutte le misure riguardanti gli investimenti 4.0, perché
mancano politiche serie che tocchino le PMI e perché questo tipo di interventi
devono diventare strutturali. Quanto all’export, da sempre punto di forza delle
nostre imprese e del nostro territorio, ha subito un fortissimo rallentamento
visto il clima d’incertezza globale generato dal Covid; vanno quindi pensate
politiche e iniziative per recuperare anche in questo ambito il tempo perduto
per dare forza agli artigiani impegnati in questo campo sia direttamente che
all’interno delle filiere manifatturiere”.
Quanto al mondo politico, Gianluca Cavion lancia un solo, forte messaggio: “Prima pensate al piccolo: nel varare i provvedimenti vanno prese in considerazione le ‘misure’ delle imprese. Se il 99% del tessuto produttivo è costituito da PMI perché ostinarsi a fare norme e leggi che non rispecchiano questa realtà?”