18 Settembre 2019 - 14.39

“Frammenti di Memorie di Adriano” all’Olimpico di Vicenza

Sarà un evento speciale in esclusiva nazionale ad aprire il 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, direzione artistica di Giancarlo Marinelli, dal titolo emblematico “Muoiono gli Dei che non sono cari ai giovani”: si tratta di “Frammenti di Memorie di Adriano” uno spettacolo che sarà in scena in questa versione solo al Teatro Olimpico di Vicenza, dal 19 al 22 settembre, un’edizione importante firmata da Maurizio Scaparro, in collaborazione con Ferdinando Ceriani, con Pino Micol nel ruolo che fu dell’ultimo “imperatore” del teatro italiano, Giorgio Albertazzi, una produzione Teatro Ghione. A lui, e al suo “Memorie di Adriano”, Maurizio Scaparro, regista profondamente legato al Teatro Olimpico, dedica questo evento unico, un testo originale costruito a partire dall’opera di Marguerite Yourcenar, con i commenti e gli scritti personali annotati sul copione di Albertazzi; melodie e canto sono di Evelina Meghnagi, in scena ci sono anche i musicisti Arnaldo Vacca e Cristiano Califano e il danzatore Federico Ruiz nel ruolo di Antinoo; le coreografie sono di Eric Vu An, i costumi di Lorenzo Cutùli, mentre la multivisione è firmata da Francesco Lopergolo, che ha curato anche la multivisione dell’anteprima del 13 aprile scorso. Lo spettacolo sarà ripreso al Teatro della Pergola a Firenze dal 5 al 10 novembre (in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana).

La nuova edizione del Ciclo dei Classici, la prima del biennio firmato da Giancarlo Marinelli, si apre dunque con una dedica artistica a uno dei grandi maestri della scena italiana, più volte protagonista sul palcoscenico del Teatro palladiano: Giorgio Albertazzi, che fu diretto, nelle sua ultima interpretazione “Il mercante di Venezia”, proprio da Giancarlo Marinelli.

Il 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica, realizzato con il sostegno della Regione del Veneto.

“Frammenti di Memorie di Adriano” in scena al Teatro Olimpico di Vicenza giovedì 19, venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre alle ore 21.00 (restano ancora pochi biglietti)propone un testo vivo e profondo, un’autobiografia intensa e suggestiva, ma soprattutto il testamento spirituale di un grande personaggio storico che intravede i suoi ultimi giorni. Pino Micol dà voce, corpo e anima all’imperatore Adriano, vissuto nel I-II secolo d.C. e restituito a nuova vita dalle pagine di Marguerite Yourcenar. Nello spettacolo, un’ora e venti minuti di intense emozioni, frammenti del discorso poetico e il senso dell’umano alla fine dell’esistenza dell’imperatore si intrecciano profondamente in questo omaggio unico a Giorgio Albertazzi.

Adriano è in villa, a Tivoli, solo, intento a scrivere una lettera al suo successore, il giovane Marc’Aurelio. Ma quella che doveva essere una missiva per informarlo sulla sua salute fisica si trasforma, piano piano, in un’occasione per «ridare udienza ai ricordi». Come ombre che vengono dai limbi della memoria, Adriano rivive frammenti della sua vita che, chissà, forse istruiranno il giovane rampollo o forse lo urteranno perché non c’è «verità che non susciti scandalo». 

La sua solitudine si popola di nomi, di paesaggi, di suoni, di immagini che sono i tasselli del mosaico della sua vita: le sue origini ispaniche, i suoi studi ad Atene, l’incontro con i barbari, il suo apprendistato per il potere a fianco di Traiano, l’imperatrice Plotina e infine l’amore per Antinoo e la sua tragica fine. In un mondo che sembra sfaldarsi sotto i colpi dell’intolleranza, della guerra, dell’egoismo, degli interessi mercantili, le parole dell’imperatore romano ci aiutano a riflettere sul nostro momento storico indicandoci forse uno spiraglio di speranza.

Come leggiamo nelle note di regia firmate da Ceriani e Scaparro: “C’è una frase di Flaubert che forse, meglio di tutte, spiega il fascino immortale del protagonista di quest’opera di Marguerite Yourcenar: Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo. Adriano è più di un uomo, è l’immagine, o meglio il ritratto di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia. Ma mai come oggi, in un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questo testo ci sembra così attuale!”

Per introdurre, discutere e approfondire i temi legati agli spettacoli del 72° Ciclo dei Classici, sono realizzati, in collaborazione con l’Accademia Olimpica, gli Incontri aperti al pubblico; saranno realizzati nell’Antiodeo del Teatro Olimpico; la partecipazione è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il programma degli Incontri prevede per “Frammenti di Memorie di Adriano”, l’appuntamento di sabato 21 settembre alle 18.00, vede protagonisti Maurizio Scaparro, Ferdinando Ceriani e Pino Micol moderati da Cesare Galla, giornalista, critico musicale e Accademico Olimpico.

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