30 Maggio 2019 - 15.11

Ferie solidali: i lavoratori dell’Ulss 7 potranno “donarle”



In un’epoca in cui si parla molto di welfare aziendale, un esempio virtuoso arriva dall’ULSS 7 Pedemontana, che ha approvato recentemente il nuovo regolamento con il quale diventano possibili le “ferie solidali”. Questa espressione, come noto, indica la facoltà dei lavoratori di cedere a titolo gratuito ai propri colleghi una parte delle ferie maturate, affinché le utilizzino per far fronte a particolari situazioni di necessità.

Questa possibilità lo scorso anno è stata recepita anche dal Contratto Nazionale del Lavoro per il comparto sanitario, essendo citata esplicitamente all’art. 34 per quei lavoratori dipendenti che si trovano a dover assistere figli minori con problemi di salute tali da necessitare di un’assistenza prolungata. E proprio sulla base di questo aggiornamento nel CNL, l’ULSS 7 Pedemontana – d’intesa con le organizzazioni sindacali – ha così potuto attivare questa opportunità, che per il momento riguarda infermieri, tecnici e personale amministrativo, in attesa di poterla implementare anche per i medici quando sarà aggiornato anche il loro Contratto Nazionale di categoria.

Ma come funziona concretamente? Per poter usufruire delle ferie solidali, il dipendente deve innanzi tutto avere esaurito le proprie ferie maturate. A quel punto può farne richiesta compilando un apposito modulo, reperibile nella Intranet aziendale, e presentarlo alle Risorse Umane. La richiesta sarà quindi pubblicata, in forma anonima per tutela la sua privacy, sempre nella rete informatica interna, dove i colleghi potranno vederla e decidere se aderire, cedendo uno o più giorni di ferie.

Lo scambio può avvenire tra lavoratori con mansioni differenti e non vi è limite al numero di giorni che il lavoratore in difficoltà può ricevere in dono, mentre chi cede le proprie ferie deve comunque utilizzare i giorni minimi di riposo previsti.

«Si tratta di un’iniziativa molto bella – spiega il Commissario dell’ULSS 7 Pedemontana, il dott. Bortolo Simoni – che abbiamo attivato in piena sintonia con le organizzazioni sindacali. Quello del welfare aziendale è un tema che stanno affrontano molte grandi realtà imprenditoriali, ma credo che anche il settore pubblico debba dare il buon esempio. Tra l’altro in passato già qualche lavoratore aveva chiesto spontaneamente di poter cedere alcuni giorni di ferie a dei colleghi in difficoltà. Questo è anche un modo per rafforzare il senso di appartenenza del personale e il fatto che, per la privacy, debba restare anonimo chi beneficia delle ferie solidali, rende ancora più bello questo gesto di generosità da parte di chi vorrà compierlo».

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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