EROTICO VICENTINO: TUTTI I NEMICI DELLA “MANO AMICA”

Toccarsi, e ammettere di farlo, fortunatamente non è più considerato un tabù come un tempo, almeno nel mondo civilizzato. Secondo la psicanalisi si inizia a farlo addirittura nel grembo materno prima di venire al mondo.
Ma andiamo con ordine: il termine “masturbare” significa letteralmente “stuprare con la mano”. Un significato decisamente negativo per un argomento da sempre considerato osé, stando a quanto racconta la storia, nonostante fosse pratica comune persino per i primitivi. Alcuni anni fa è stato infatti trovato il primo dildo della storia, ovvero un fallo in pietra risalente a 28 mila anni fa.
Il dio egizio della creazione, Atum, si racconta abbia generato i primi esseri umani dal suo sperma, ed è per questo che secondo alcune religioni questo atto sarebbe considerato tabù, proprio perché divino.
Nel 1712 venne fatta una prima vera e propria campagna contro la masturbazione, partita dal Regno Unito: il Dottor John Marten pubblicò “Onania”, trattato che esponeva i pericoli del “peccato di mano”, con tanto di rimedi come polveri fortificanti per il post-orgasmo o ricostituenti aromatici.
Addirittura l’americano John Harvey Kellogg, fratello dell’inventore degli omonimi celeberrimi cereali, condannava l’autoerotismo come crimine abominevole, e sosteneva che proprio i cereali di invenzione casalinga potessero aiutare ad evitarla (che super strategia di marketing!).
E gli animali? Beh per loro è del tutto normale: le scimmie lo fanno con le mani, i delfini strusciandosi sulle testuggini, i cani e i cavalli contro i proprio ventre, mentre gatte e mucche per terra.
Ultima chicca sul tema: una delle primissime bambole gonfiabili della storia fu commissionata da Adolf Hitler per i soldati nazisti. Chiaramente di fattezze “ariane”.