13 Maggio 2017 - 10.00

TENDENZE – Alle venete piace in chat (e che affare!)

Alle Venete piace in video. Strano ma vero. Una tendenza che, in tempi di ristrettezze economiche sembra sedurre sempre più donne alla ricerca di denaro facile. Basta un click e le forme seducenti in bella mostra. La camgirl (o webcam-girl) è una delle figure-star del web di oggi: una ragazza o donna che senza muoversi dalla propria propria camera, si guadagna da vivere dinanzi a una webcam in soli reggiseno e lingerie, mettendo in scena spettacoli sexy e quindi chatta con gli stessi “clienti” virtuali spettatori, invogliandoli a iniziare una chat privata (in gergo PVT). Dal momento d’inizio del PVT, la camgirl inizierà anche a guadagnare in base al tariffario e alla cifra pattuita per ogni minuto di chat – somma che lo spettatore di turno dovrà versare sulla propria carta Postepay o ai gestori di portali specializzati in servizi di questo genere.
Ad esempio, Chaturbate che è nato nel 2011 e la cui intuizione fondamentale per il suo successo è stata l’introduzione del tip, ovvero la mancia con la quale uno spettatore decide di premiare a propria discrezione chi sta in cam. Il denaro che viene utilizzato è una moneta virtuale chiamata “token” (100 token = 10 dollari) acquistabile sul sito. Negli ultimi anni il web ha visto esplodere questo settore: sono moltissimi i siti internet in cui basta registrarsi e fare una ricarica da 20-30 euro con carta prepagata per accedere a una videochat con decine di ragazze. C’è di tutto: dalla studentessa ventenne alla madre di famiglia, fino alle signore più mature.
“Di solito questi spettacolini si fanno a volto scoperto ma è anche possibile coprirsi con maschere o veli” spiega “Sara” 29enne veneta che nel tempo libero si guadagna da vivere in questo modo. “I clienti chiedono di tutto ma alla fine tutto si consuma con l’autoerotismo. Basta un po’ di iniziativa e fantasia e si guadagna bene”.
Non ci sono limiti alla durata dello show in PVT (o privato), perché è un momento a tu per tu con il cliente durante il quale solo lui può continuare a chattare con la cmagirl di turno, mentre altri possono guardare (spy cam, pagando sempre al minuto).
Per show si intende invece uno spettacolo accessibile a tutti, che si paga in blocco cioè ha un prezzo prestabilito e non al minuto.
Le ragazze lavorano per la maggior parte “in proprio”, utilizzando le chat di Messenger o Skype. Non è un fenomeno che può essere etichettato solo come esibizionismo giovanile: è vero, molte sono studentesse in cerca dell’abito firmato o del modo per pagarsi gli studi, ma tante sono anche purtroppo le mamme e le mogli disoccupate e bisognose di arrotondare il bilancio familiare. Quello del sesso su Internet è un affare milionario: per una cam girl non ci sono orari di lavoro e non ci sono limiti a quello che vuole o non vuole fare.
Ma come si diventa una webcam girl?
«Cinque anni fa me ne ero andata di casa, per mantenermi facevo la commessa part-time. Non riuscivo a trovare altri lavori né a pagare le bollette. Un giorno nella posta elettronica trovo il messaggio di un sito di chat erotiche, mi incuriosisco, inizio a provare. Nel contempo vengo licenziata. Così eccomi qua, webcam girl di professione», dichiara Marika 27 anni. «Le chat più lunghe sono quasi sempre alla sera tardi, quando mi contattano mariti mentre le mogli dormono. Ho anche dei fan di cui mi fido particolarmente e per loro faccio degli spettacoli esclusivi: mi faccio pagare con ricariche Postepay. Non ho un’ entrata mensile fissa, ma se proprio mi va male arrivo a 1800 euro.»
Un lavoro come un altro, insomma!

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
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