31 Dicembre 2019 - 9.08

Il 2019 in Italia: i 10 fatti più significativi

La domanda cui si cerca di rispondere scrivendo degli avvenimenti dell’anno che ci lascia è questa: se fra dieci o più anni dovessi spiegare a mio figlio cosa ricordo dell’anno di grazia 2019, cosa gli direi?Capite bene che non è facile condensare i tanti avvenimenti che ci hanno colpito, nel bene o nel male, nel corso di un intero anno.E forse non è neppure utile, perché ogni fatto in sé è significativo per la nostra vita.Ma allora perché ogni anno quasi tutti i media stilano le famose “classifiche” con i 10 (chissà poi perché 10?) avvenimenti dell’anno?Semplicemente perché ogni fine anno costituisce una sorta di “spartiacque” fra ieri e domani, visto che l’oggi è un qualcosa di impalpabile.E quindi il fissare “nero su bianco” i fatti del passato costituisce un’esigenza insopprimibile per ogni uomo, perché segna una sorta di passaggio fra “quel che è stato” e “quel che sarà”.   E per “quel che sarà”, visto che quasi sempre non dipende da noi, gli uomini dalla notte dei tempi si affidano a persone che si spacciano per “veggenti”, in grado cioè di interpretare e profetizzare il futuro che ci aspetta.  Magia ed astrologia non sono certo delle novità!   Ricordate l’oracolo di Delfi o i vaticini della Sibilla Cumana?Avrete capito che non sono un estimatore di maghi ed oroscopi, ma crederci non è un reato.  L’importante è farlo con leggerezza, senza cadere in qualche raggiro messo in atto da “furbacchioni” senza scrupoli, che approfittano delle debolezze umane.Detto questo, passiamo alla classifica di questo 2019 che chiude il decennio degli anni “10”, con l’avvertenza che questa è la classifica di chi scrive, e quindi può non coincidere con la vostra.Reddito di cittadinanza Dopo l’esultanza di Di Maio e dei Parlamentari Pentastellati per l’introduzione del Reddito di Cittadinanza (Rdc), vero cavallo di battaglia dei “grillini”, il provvedimento è stato definitivamente approvato nel febbraio 2019.  Il Rdc è stato accolto “tiepidamente” al Nord, di sicuro maggiormente apprezzato al Sud.  Il problema di questo sussidio, perché di un sussidio si tratta, è che non solo non ha raggiunto l’obiettivo promesso e sbandierato di trovare lavoro ai tanti disoccupati, ma ha generato un vero e proprio boom di “furbetti”, che hanno approfittato della farraginosità della nostra burocrazia, e della carenza di controlli, per integrare i loro redditi occulti.  Così abbiamo visto “pizzicare” spacciatori, evasori totali, malavitosi, tutti con la mitica tessera gialla in tasca.   Ed è presumibile che quello che è emerso fino ad ora sia solamente la punta dell’iceberg, visto che di solito gli approfittatori sono stati scoperti nell’ambito di altre indagini (lavoro nero, spaccio di droga ecc.).   Sicuramente c’è una quota di cittadini in difficoltà che dal Rdc hanno avuto una boccata di ossigeno, ma è nauseante pensare a tutti quelli che ricevono soldi a spese di noi contribuenti, senza averne alcun diritto.  Vedremo se con il tempo ci saranno maggiori controlli, ma ci spererei poco, perché quando una legge assume il carattere di un “Totem”, difficilmente i suoi sostenitori sono portati ad ammetterne le carenze.L’exploit leghista alle elezioni europeeIl 26 maggio Matteo Salvini ha fatto un boom alle elezioni europee, raggiungendo il 34,3%, quasi il doppio dei suffragi ottenuti alle politiche.  A fare da contraltare alla vittoria leghista c’è stato il vero è proprio crollo del Movimento 5 Stelle, che dal 32% è passato al 17,1%.  Dimezzare i consensi in un solo anno e mezzo è piuttosto infrequente per un Partito politico.  C’è da aggiungere che se in Italia le forze sovraniste hanno prevalso, così non è stato negli altri Paesi europei, dove il temuto “sfondamento” delle forze nazionaliste non c’è stato.Il crollo del Governo giallo-verde.Era prevedibile che il ribaltamento del peso politico delle due forze di Governo alle elezioni europee, avrebbe avuto dei contraccolpi sull’Esecutivo Conte.  Meno prevedibile che la crisi sia stata aperta non immediatamente dopo le elezioni, bensì nel pieno dell’estate.   Anche perché, da sempre, i mesi estivi sono un periodo di pausa nella lotta politica.  Ma c’è sempre l’eccezione, ed infatti il “Capitano” ha presentato la mozione di sfiducia a Conte in pieno solleone, inducendo il premier alle dimissioni del 20 agosto.  E’ evidente che l’obiettivo, mai nascosto per la verità, di Matteo Salvini, erano nuove elezioni politiche, ma le cose non sono andate come da lui sperato.Nuovo Governo giallo-rosso Come sempre accade quando si apre una crisi di Governo non si sa mai quale possa essere la soluzione delle stessa.  In particolare sembrava difficile un accordo fra 5 Stelle e Partito Democratico, visti gli scontri all’arma bianca che avevano contrapposto queste due forze politiche negli ultimi anni.  Ma a spingere in questa direzione ci sono stati due fattori determinanti.  Da un lato la scarsa voglia di tutti i Parlamentari di andare a casa dopo poco più di un anno di legislatura; una volta fatta la bocca a stipendio e privilegi è difficile pensare di rientrare nella normalità.  Dall’altro la ferma intenzione di impedire che il successore di Sergio Mattarella venisse deciso dalle destre.   E’ pur vero che il mandato del Presidente scade nel 2022, ma è altrettanto vero che i sondaggi davano per vincente, in caso di elezioni anticipate, Salvini e compagnia cantante.   Ecco perché, nonostante sia Di Maio che Zingaretti non fossero entusiasti di allearsi, ha avuto buon gioco Matteo Renzi, vero e proprio mallevadore del Governo Conte 2, che mostra da subito evidenti crepe, e profonde diversità di vedute, ma che è tenuto insieme dalla volontà di non concedere le elezioni al “capitano”.Nascita di Italia VivaDa tempo si capiva che a Matteo Renzi il Partito Democratico stava stretto. Di conseguenza non ha destato particolare stupore la nascita di Italia Viva, nuova formazione fondata dal politico toscano, che nasce da una scissione dal Pd.  Questo spiega anche l’impegno di Renzi perché nascesse il Governo giallo-rosso. Da un lato perché con i suoi parlamentari può condizionare il Conte 2, dall’altro perché ha bisogno di un po’ di tempo per organizzare il Partito.  Due piccioni con una fava si potrebbe dire.Fridays for futureLetteralmente “Venerdì per il futuro”. Si tratta del movimento nato dalle iniziative della giovane ambientalista svedese Greta Thunberg, che ha messo al centro dell’attenzione mondiale la necessità che gli Stati assumano iniziative contro l’emergenza climatica. Il 27 settembre, in oltre 180 città italiane, centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze, ma anche di aduli in verità, sono scesi in piazza per il terzo sciopero globale, dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio.   I risultati della recente Conferenza mondiale sul clima di Madrid, con le difficoltà di mettere assieme addirittura un documento finale condiviso, non sono molto incoraggianti, ma c’è da credere che l’onda emozionale provocata dalla Thunberg continuerà anche nell’immediato futuro.La discesa in campo delle “Sardine”Tutto inizia il 14 novembre a Bologna dove, su iniziativa di quattro giovani, in piazza Maggiore  si ritrovano  oltre 10mila giovani determinati a far sentire la loro voce dissonante rispetto al contemporaneo comizio di Matteo Salvini.  L’iniziativa, organizzata utilizzando Facebook, è subito un successo a livello nazionale.  Gruppi di “Sardine”, nome scelto per indicare che in piazza si sta stretti come appunto le sardine in scatola, nascono spontaneamente in tutta Italia, e  manifestazioni analoghe a quella di Bologna si tengono in quasi tutte le città italiane.  E’ comprensibile che i Partiti si interroghino sui possibili sviluppi di questo “movimento di popolo”, se cioè ci sarà una evoluzione in senso partitico, e soprattutto quali aree politiche le sardine possano favorire o penalizzare.  Non ci sarà molto da attendere, perché le elezioni in Emilia Romagna saranno per questo nuovo movimento spontaneo una sorta di spartiacque.  Facile pronosticare che un’eventuale vittoria delle destre nella regione rossa per eccellenza potrebbe rappresentare se non la fine almeno un forte ridimensionamento del “sardinismo”.  L’assoluzione di Marco CappatoPotrebbe sembrare fuori luogo inserire questo avvenimento fra quelli più rilevanti del 2019.  Non è così, almeno a mio avviso. Ma chi ha seguito il processo nelle varie fasi, fra cui un passaggio alla Corte Costituzionale, sa che si tratta di una sentenza importante, comunque la si pensi.  Basti dire che dopo l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” da parte della Corte di Assise di Milano, formula richiesta anche dal Pubblico Ministero Tiziana Siciliano, la stessa PM ha abbracciato commossa sia Cappato che gli avvocati della difesa.   Converrete che si tratta di un fatto piuttosto inusuale il vedere accusa e difesa accumunate nelle richieste alla Corte.  Non ritengo si debbano usare toni trionfalistici.  Quello del “fine vita” è un problema di coscienza in grado di provocare profonde divisioni nella nostra società.   Ma quel che conta, dopo la sentenza di Milano, è che si possa iniziare un dibattito “pacato”, soprattutto non ideologico, che abbia come centrale il tema della libertà, del diritto alla determinazione individuale, e delle regole che devono esserci per non favorire  eventuali abusi contro i più deboli. La storia di Manuel BortuzzoLa sua vicenda ha appassionato tutta Italia. Manuel Bortuzzo, 19enne promessa del nuoto, di origine veneta, è stato raggiunto da un proiettile vagante in piazza Eschilo a Roma, ed è rimasto paralizzato.  Il fatto in sé potrebbe essere uno dei tanti fatti di cronaca nera che quotidianamente occupano le pagine dei giornali. Ma il ferimento di Marco è emblematico, e prima o poi bisognerà che la politica si ponga “seriamente” il problema della sicurezza nei nostri Paesi e nelle nostre città.  I cittadini sono stanchi, la richiesta di maggior ordine è sempre crescente, e di conseguenza comincia a radicarsi la voglia dell’ “uomo forte”.L’ “acqua granda a Venezia”Il 12 novembre, in un mese caratterizzato da eventi meteorologici estremi, Venezia è andata sott’acqua. Questo avviene un po’ ogni anno in inverno, ma questa del 2019 è stata eccezionale, la seconda acqua alta di sempre dopo quella record del 1966.  L’unica speranza per il futuro è che i 5 miliardi fino ad ora spesi per realizzare il MOSE siano serviti a qualcosa.  Sarebbe veramente triste scoprire che si sono buttati valanghe di soldi nella solita opera inutile.Come vi accennavo all’inizio, per me questi sono gli avvenimenti che resteranno nella nostra memoria quando ricorderemo il 2019.Molte problematiche  indicate non chiuderanno con fine anno, ma avranno un seguito nell’entrante 2020.Tutti speriamo che ogni anno nuovo sia migliore di quello che ci ha lasciato, ed è nella natura umana sperarlo.  Salvo poi accorgersi fra 12 mesi che non tutto è andato per il verso giusto.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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