10 Ottobre 2018 - 9.30

ECONOMIA – Vola lo spread ed i titoli bancari vanno a picco

 

 

I titoli bancari dopo gli ultimi scossoni di borsa con quotazioni a volte a forte sconto sui valori patrimoniali sono un’occasione d’ingresso oppure è meglio lasciar stare. Un bel dilemma di difficile interpretazione. Di sicuro le quotazioni attuali sono appetitose, ma possibili futuri aumenti di capitale necessari per porre rimedio a problematiche derivanti dal debito pubblico, inevitabilmente oltre a spaventare il mercato portano inquietudine anche tra i risparmiatori.

Sappiamo bene ormai un po’ tutti cos’è lo spread BTP-Bund, ossia il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato decennale italiano ed il suo omologo tedesco. La proposta di manovra finanziaria licenziata la scorsa settimana dal Governo, con l’inalzamento del rapporto deficit/PIL al 2,4%, ha penalizzato fortemente i titoli del debito pubblico con il conseguente inalzamento dello spread.

In queste giornate di turbolenze il rendimento del BTP decennale ha superato anche il 3%, salito a causa delle grandi incertezze sul futuro del nostro Paese. Di conseguenza è normale e logico che di fronte a maggiori preoccupazioni chi è disposto ad investire sul nostro debito chieda in cambio rendimenti maggiori per bilanciare il maggior rischio percepito.

I portafogli degli Istituti di Credito Italiani sono ricchi di Titoli di Stato, si parla di circa 375 miliardi di euro di titoli del debito pubblico. Un aumento dei tassi medi fa perdere valore a questo stock di Titoli Pubblici ( prevalentemente BTP ) portando delle conseguenze negative nei bilanci delle banche, e rendendo più difficili le operazioni di “pulizia “ dei crediti deteriorati, peggiorando gli attivi, rendendo di conseguenza necessario un incremento del proprio capitale, sottoforma di aumento di capitale.

Il pericolo che una speculazione, su una legge finanziaria, possa farsì che un po’ di maltempo si trasformi in bufera, con tutti i rischi connessi, è concreto, come sempre il mercato anticipa quello che potrebbe succedere, non ha caso infatti le quotazioni di tutti i titoli bancari sono scese, salvo qualche timido tentativo di rimbalzo.

Una cosa per certi versi anche insensata, vista la ripresa in corso ed i primi dati arrivati dalle semestrali.

Fare una previsione su quello che sarà il futuro prossimo è cosa ardua. L’incertezza sui nostri titoli di Stato potrà continuare fino alla pubblicazione delle cifre reali inserite nella legge di bilancio. Lo stesso Moody’s rivedrà il giudizio sull’Italia solo post pubblicazione della finanziaria. Di sicuro se lo spread continuerà a starnutire giocoforza i titoli bancari minimo prenderanno un raffreddore.

Ecco spiegato in maniera semplice e breve la relazione tra titoli di Stato e titoli bancari. Ogni scossone sulle quotazioni dei titoli di Stato non può che avere effetti anche sui titoli bancari.

Cosa fare. Come sempre il miglior consiglio è niente panico, diversificare il proprio portafoglio per settori ed aree geografiche e non investire mai in borsa più soldi di quelli che potremmo accettare di perdere senza avere stress.

 

 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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