13 Maggio 2019 - 9.51

ECONOMIA – Un’industria dal nome Raiola

di Fabio Rossi

Genio degli affari nello sport, in particolar modo nel ricco e dorato mondo del pallone, dominatore incontrastato in varie sessioni di mercato, capace di procurare ai suoi assistiti ingaggi da capogiro, una scuderia con oltre 300 milioni di contratti, formata sia da top player come ad esempio Pogba, Matuidi, Lukaku, Donnarumma solo per citarne alcuni … sia da tanti giovani talenti come ad esempio il nastro nascente Kean.

Nato a Nocera Inferiore il 06 novembre 1967 Mino Raiola è uno dei procuratori più ricchi nel panorama mondiale, capace di fatturare commissioni per circa 63 milioni di dollari, meglio di una medio grande industria. Parla ben sette lingue, italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese ed olandese.

Giovane emigrato con la famiglia ad Haarlem ( Paesi Bassi ), dopo aver smesso a diciotto anni con il calcio giocato iniziò la sua carriera imprenditoriale, diventando responsabile del settore giovanile dell’Haarlem, acquistando e poi rivendendo una ristorante della compagni McDonald’s. Successivamente a poco più di vent’anni crea la prima società di intermediazione, diventando direttore sportivo dell’Haarlem. A seguire incarichi sempre più importanti, diviene agente FIFA raggiungendo la notorietà internazionale grazie alla capacità di chiudere trattative milionarie rappresentando i giocatori più famosi.

Partendo da un semplice ristorante di famiglia, Raiola è riuscito grazie al suo fiuto per gli affari a creare un impero fatto di trattative di calciomercato faraoniche.

Anche se non è un campione capace di far vincere la sua squadra a suon di goal, rappresenta uno dei personaggi più potenti nel mondo del calcio. Lontano anni luce nell’aspetto dal mondo patinato a cui appartiene, essendo per caratteristiche fisiche basso, tarchiato un po’ scorbutico, ed anche con un abbigliamento a volte trasandato, al tempo stesso temuto e rispettato da tutti per il grande fiuto degli affari e per la sua capacità di farli fruttare e portarli a termine.

Impossibile calcolare esattamente il suo patrimonio, oggetto sempre di grande curiosità, vista anche la proverbiale riservatezza che caratterizza da sempre il manager, di sicuro capace di sviluppare un giro d’affari con parecchi zeri. Raiola una vera e proprio macchina da guerra, capace di generare fatturati che renderebbero ridicole le performance di molte aziende quotate, sfruttando il business del calcio.

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