2 Agosto 2017 - 11.12

ECONOMIA – Il Consorzio Doc delle Venezie diventa realtà

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Sala gremita nella sede provinciale di Coldiretti Vicenza in via Zamnehof, dove lunedì sera i produttori di Pinot grigio delle provincia Berica si sono riuniti con il neopresidente del Consorzio Doc delle Venezie Albino Armani per passare dalle parole ai fatti. Dopo l’incontro dei giorni scorsi svoltosi nella sede regionale di Coldiretti, infatti, Vicenza ha organizzato una serata informativa provinciale per far conoscere lo stato dell’arte del processo avviato qualche anno fa e divenuto realtà. Nel corso dell’incontro il presidente Armani ha illustrato il lavoro svolto con Coldiretti riconoscendole la primogenitura: mettere insieme tre regioni, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sotto un unico vitigno denominatore comune per giungere alla Doc più grande d’Italia e dare il giusto valore ad un vino che per qualità e produzione può finalmente distinguersi. In prima fila, tra poco meno di 150 produttori vicentini, il presidente di Coldiretti Vicenza e Veneto Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù. “L’abbassamento delle rese di produzione obbligatorie sarà foriero di un miglioramento delle già ottime performance del Pinot Grigio – annuncia Armani – si tratta dell’inizio di nuovo percorso, che dovrà produrre altri miglioramenti, dall’aspetto organolettico al reddito delle aziende agricole. Per questo è importante che i vitivinicoltori divengano parte attiva del sistema, riconoscendo che l’unione fa la forza e far parte del Consorzio di tutela significa dare la giusta forza all’ente, sia per i numeri della rappresentanza che per la questione economica, aspetto fondamentale per la promozione”. Il presidente Cerantola ed il direttore Palù aggiungono: “Si tratta di un’operazione strategica, una scommessa imperdibile per i produttori del nord est, sotto il profilo del turismo enogastronomico legato al valore identitario del prodotto ed al forte appeal con il territorio, in grado di dare ad ogni bicchiere una degustazione diversa”. Solo il Triveneto, infatti, costituisce l’85% della produzione complessiva nazionale ed il 43% di quella mondiale, con circa 2 milioni di ettolitri (260 milioni di bottiglie) distribuiti su oltre 20 mila ettari: circa 11.500 ettari veneti, 6.000 friulani e 2.800 nella sola provincia di Trento.

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