12 Giugno 2018 - 10.56

ECONOMIA – Assemblea 2018 CNA: l’associazione guarda al futuro

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La parola chiave è ancora una volta cambiamento, ma il punto di vista adesso è quello di chi vuole aprire la strada, non più limitarsi a inseguire. L’assemblea 2018 di CNA Vicenza segna il definitivo punto di rottura con il passato, a un anno dalla conclusione del quadriennio di consolidamento (2013-2017) con cui l’associazione ha riportato i conti in attivo sia nel bilancio sia nel numero dei nuovi associati – unica in tutto il Veneto, anche rispetto ai competitor – e soprattutto dopo i primi 12 mesi di lavoro secondo le linee del nuovo Piano strategico Avantgarde 2021.

Le splendide scuderie del quattrocentesco castello Colleoni di Thiene hanno accolto questa mattina gli organi della presidenza e della direzione provinciale, alla presenza del segretario nazionale CNA Sergio Silvestrini e del presidente di CNA Veneto Alessandro Conte.

Innovazione di pensiero, nuovo approccio strategico per rispondere alle esigenze in evoluzione di artigiani e imprese e soprattutto attenzione alle tecnologie digitali: questi i principali ingredienti della ricetta di cambiamento targata CNA Vicenza. Un modello di sviluppo dell’attività associativa presentato non a caso durante il fine settimana del Make in Italy Festival, l’evento sul digitale e sulla manifattura 4.0 organizzato proprio da CNA Vicenza nel centro della città, con l’Alto Vicentino per tre giorni capitale dell’innovazione industriale di ultima generazione.

«Siamo andati incontro a una trasformazione importante – ha sottolineato nel suo intervento di apertura Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza -, che inizialmente a molti faceva paura, perché spesso il cambiamento porta con sé dubbi e insicurezze. Ma abbiamo avuto coraggio, senza il quale oggi non saremmo quello che siamo. Vedo intorno a me una squadra di persone orgogliose del proprio lavoro e motivate a portare sempre innovazione di pensiero nella nostra piccola grande crescita quotidiana. Noi ci siamo assunti dei rischi sulla nostra pelle, e abbiamo vinto la sfida. Adesso dobbiamo essere bravi a dare continuità a tutto questo, in particolare parlando ai giovani e cercando di convincerli che le associazioni sono ancora un ottimo futuro, se costruite da persone che hanno voglia di fare grandi cose insieme».

La coesione associativa di CNA anche oltre le logiche dei singoli territori è dunque la carta vincente di un sistema che si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio nel panorama associativo nazionale.

«Non nascondo che abbiamo un’ambizione per i prossimi anni – ha evidenziato il segretario nazionale CNA Sergio Silvestrini -: vogliamo essere i primi, per numeri e per mentalità. Ci siamo dati quest’obiettivo, come coronamento di un percorso di crescita della nostra capacità di dare ad artigiani e imprenditori un’identità in cui potersi riconoscere, prima ancora che servizi di qualità. Naturalmente per arrivare a questo serve lo spirito positivo che si respira qui a Vicenza, lo spirito di persone che sanno di avere il futuro nelle loro mani».

Avantgarde 2021

Per il nuovo Piano strategico è stato scelto il nome di Avantgarde 2021, a indicare l’approccio d’avanguardia che CNA Vicenza ha scelto di seguire per andare incontro alle esigenze di un mercato con necessità in costante evoluzione. Nel documento sono contenute le linee di crescita da perseguire nei prossimi tre anni, con un’attenzione particolare alla formazione del personale, alla ridefinizione del ruolo delle sedi nel territorio e al riposizionamento dell’associazione come “hub” di servizi e contatti per lo sviluppo innovativo di ogni idea d’impresa. «Vogliamo aprirci sempre più al paradigma dell’open innovation – spiega Alessandro Leone, direttore generale di CNA Vicenza – per dare alle nostre imprese la possibilità di progredire facendo sistema, ma con la tranquillità di un supporto fidato al loro fianco, che opera solo nei loro interessi. Per fare questo lavoreremo prima di tutto sulla preparazione interna, in modo da fornire una rappresentanza di categoria economica sempre più qualificata e professionale. Ma soprattutto cambieremo la nostra prospettiva, passando da semplici esecutori di fronte a oneri e adempimenti a veri e propri generatori di opportunità per il sistema delle imprese». E il percorso di crescita punta a seguire un duplice canale di dialogo con gli associati, online e offline. «L’online è ormai imprescindibile – osserva Leone – per imprese che vogliono comunicare al mondo la propria eccellenza. E noi naturalmente dobbiamo essere i primi a dare loro il buon esempio. Poi però c’è tutta la partita del rapporto tra gli associati e le nostre sedi sul territorio. Questo è il canale “offline” che può consentire loro di entrare nel vero senso nel mondo CNA, trovando costruttive occasioni di confronto e scambio tra i diversi attori della nostra rete. Thiene, Valdagno e Vicenza sono le prime sedi che abbiamo ridisegnato secondo questo modello, e le altre arriveranno a seguire: spazi aperti, fibra ottica e possibilità di incontrare in ogni momento i nostri professionisti. Perché le migliori imprese per crescere non hanno bisogno di prendere appuntamenti, ma solo di trovare contesti favorevoli».

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