16 Marzo 2017 - 9.45

ECONOMIA – America o Europa… chi frena la corsa e chi è pronto al rimbalzo

PER ESSERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: VENETO NOTI-ZIE

Oggi investire è sempre più difficile. Sia per la moltitudine di prodotti presenti nel mercato, sia per difficili situazione Geo politiche presenti in ogni angolo del mondo. Essere speculatori o cassetti, preferire il vecchio continente o l’America non è una scelta facile.
Se il Dow Jones è reduce da una lunga striscia di guadagni, anche le borse europee, e soprattutto dopo i salvataggi bancari Piazza Affari , si candidano come potenziali mercati dinamici.
In America notizie particolari in grado di avviare le vendite non c’è ne sono, se non il possibile rialzo dei tassi durante la seduta del 15 marzo, aumento che farà da apri pista per altri aumenti.
Il mercato di fatto appare già allineato e ha fatto crescere i rendimenti dei Treasury Usa, fino a quasi il 2,50% per il decennale.
Molto meno aggressivo invece appare l’atteggiamento della BCE, nonostante che per la prima volta in oltre 4 anni il dato sull’inflazione abbia raggiunto il 2%, basti pensare che il bund decennale tedesco abbia ad oggi un rendimento dello 0,31%.
Senz’altro dopo che l’inflazione ha rialzato la testa non è cosa sbagliata rivedere i propri portafogli nella speranza poi di assistere ad un sostanzioso rimbalzo.
Apparentemente di fronte a questa analisi, verrebbe quasi da pensare di sottopesare il mercato azionario americano a favore di quello europeo. Mentre le obbligazioni Usa a lunga scadenza sono più attraenti di quelle europee.
Per quel che concerne le borse nostrane, ed in particolar modo Piazza Affari tutto ruota attorno alla messa in sicurezza delle banche più traballanti. Se dopo che è andato in porto l’aumento di capitale di Unicredito, andranno in porto anche gli aumenti di MPS, di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, la nostra borsa potrebbe rivelarsi una delle borse più dinamiche. E probabile che il sistema del credito sia vicino ad una svolta e che finalmente le banche siano in via di guarigione, con un ritorno di fiducia degli investitori sul settore.
Se questo avverrà, e sapendo che sul mercato non vi è carenza di liquidità, anche l’investitore probabilmente potrà finalmente togliersi delle grosse soddisfazioni.

FABIO ROSSI.

PER ESSERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: VENETO NOTI-ZIE
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA