22 Maggio 2018 - 9.40

ECONOMIA – Contratto Lega-M5S a prova dei mercati

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Ma perché il contratto Lega-M5S spaventa i mercati. Il nuovo che avanza non parte con il piede giusto, eppure prima di giudicare si dovrebbe sempre attendere il risultato dell’operato. Negli ultimi anni in cui si sono susseguiti dei governi non eletti dal popolo, il mercato non è stato così critico come invece accaduto la scorsa settimana, anche se quanto fatto dai vari governi del Presidente è stato sonoramente bocciato dagli elettori durante le ultime elezioni. Elezioni che han visto uscire vincitori chi oggi tenta di portare avanti un vero cambiato, ricordando che il popolo dovrebbe essere sempre sovrano.

La paura di fondo è che la speculazione internazionale approfitti della situazione, facendo nuovamente impennare lo spread causando di conseguenza gravi danni al nostro paese e tornando ai tempi della minaccia di bancarotta di sette anni fa. Questo si è verificato nel momento in cui sembrava che all’interno del contratto ci fosse un passaggio in cui le due forze politiche ipotizzavano la volontà di non pagare 250 miliardi di euro di debito pubblico, unitamente alla volontà di uscire dell’euro, cosa poi invece ridimensionata nei termini e nei modi, rispettando di fatto il trattato di Maastricht.

Maastricht o meglio il trattato sull’Unione europea, che ha gettato le basi per la moneta unica e che ha ampliato gli ambiti di cooperazione fra i paesi europei, istituendo tra l’altro la cittadinanza europea e teoricamente anche una politica estera e di sicurezza comune, difficilmente accetterebbe un’Italia insolvente o peggio ancora con una doppia moneta nazionale. Il trattato è stato un atto di grande valore simbolico adottato dopo la caduta del muro di Berlino, e che avrebbe dovuto sancire uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività economiche dell’intera comunità Europea. Non è stato propriamente così ma il solo pensiero che possa fallire porterebbe ad un collasso dell’intera struttura dell’area euro.

La curiosità di vedere all’opera un governo Lega-M5S è tanta, perché forse mai come in questo caso si tratta di un governo vicino alle concrete esigenze di un popolo, nella speranza che lo stesso poi non venga nuovamente deluso.

La preoccupazione che potrebbe invece scatenare i mercati e con loro la speculazione, sta nella vicinanza della Lega al partito di Marine Le Pen, vedendo nel caso di un governo Lega in Italia un significato molto forte per l’estrema destra europea.

Di sicuro l’Europa osserva con molta attenzione l’evolversi della nostra situazione politica, mantenendo per il momento una calma solo apparente.

 

 

 

 

 

 

 

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