26 Luglio 2018 - 9.42

ECONOMIA – Addio, uomo dal maglione scuro

 

 

L’abito non fa il monaco. Se per i più l’importanza di una persona che ricopre determinate cariche è proporzionale al modo di vestirsi, non era così per Marchionne il cui biglietto da visita, anche nelle occasioni più importanti, non era la giacca e cravatta, ma bensì il suo classico maglione, praticamente la sua tuta da fabbrica.

Era per certi versi contraddittorio il suo modo di vestirsi, quasi umile quasi a voler denotare un’inferiorità, ma forse con inconscia impertinenza dimostrava la grandezza di questo manager nel considerare solamente le cose che portano ad un risultato concreto.

Il classico maglione era una divisa, necessaria per chi come lui faceva della concretezza una virtù, sempre in viaggio per lavoro incapace quindi di sperperare il suo prezioso tempo in cose frivole come un abito.

Poteva piacere o non piacere, ma di certo nessuno non può non dare merito alle capacità manageriali ed ai risultati ottenuti dal gruppo FIAT grazie soprattutto alla gestione Marchionne. Dopo averla praticamente salvata, ha reso il marchio conosciuto e rispettato a livello globale.

Il percorso non sempre è stato in discesa, molti scontri accesi con il mondo sindacale causa la delocalizzazione di alcune produzioni hanno caratterizzato soprattutto i primi anni della sua gestione, ma il tempo gli ha dato pienamente ragione.

I risultati parlano da soli. Nei 14 anni sotto la sua guida i ricavi sono passati dai 47 mld del 2004 del gruppo FIAT ai 141 mld del 2017 conseguiti complessivamente da FCA, Cnh Industrial e Ferrari, con una capitalizzazione passata dai 5,5 miliardi del 2004 ai circa 60 miliardi di euro del 2017. Ricavi quasi triplicati, ed un utile passato da una perdita di 1,5 miliardi ad un risultato positivo di 4,4 miliardi.

Forse se ne è andato uno dei più grandi manager del nostro Paese, se non il migliore, un manager serio con dei valori e principi difficili da trovare nel mondo di oggi.

Un’occasione persa per il nostro Paese, sempre alla deriva per quel che concerne la classe dirigente politica. Marchionne sarebbe potuto essere un vero leader capace di risollevare le sorti dell’azienda Italia come ha fatto per il malato FIAT, ma il tempo non gli ha permesso di provare questa nuova sfida.

 

 

 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA